La prevenzione del diabete costituirà il tema centrale della prossima “Settimana Mondiale del diabete”, che si terrà fra il 7 ed il 15 di novembre 2016. Tutte le indicazioni utili relative alla cura, alla gestione e alla prevenzione del diabete saranno alla base del materiale informativo offerto dall’AIAD – Associazione Italiana Assistenza ai Diabetici a tutti coloro che parteciperanno alle numerose iniziative in programma.
Un’ articolata Settimana piena di appuntamenti, frutto del rapporto di collaborazione e sinergia che ha caratterizzano i protagonisti della Settimana del diabete a Ragusa.
«Sensibilizzare il pubblico riguardo ad una malattia che ad oggi conta oltre 415 milioni di malati in tutto il mondo, è necessario anche nell’ottica di una futura diminuzione di coloro che non vedono ancora diagnosticata la propria patologia.» con queste parole Gianna Miceli ha presentato la conferenza stampa indetta per la Giornata mondiale del diabete.
Presenti all’appuntamento il dr. Raffaele Schembari – «Anticipare la diagnosi mediante interventi mirati e opportunistici nel setting della medicina generale. Grazie ai farmaci innovativi e alle nuove tecnologie, oggi è possibile gestire nel modo migliore il diabete e garantire alle persone che ne soffrono un’efficace prevenzione delle complicanze, che vuol dire una vita in salute e di buona qualità.»
Tra le complicanze più note dovute al diabete figurano i problemi agli occhi. Tuttavia, di fronte alla retinopatia diabetica, un controllo medico annuale particolare e dei trattamenti adeguati permettono di evitare le complicanze e soprattutto la cecità. Ne hanno parlato il presidente dell’UIC, Salvatore Albani e Giovanni Arestia, Vice presidente Sezione provinciale di Ragusa.
Chiara Iacono, Medical Supporti, ha ribadito che è necessaria un’azione di anticipo, perché il diabete è una malattia che peggiora in maniera silente ed è di solito diagnosticata quando le complicanze sono già in fase avanzata. Un ruolo sempre più rilevante tra le complicanze del diabete è assunto da quello che viene definito “piede diabetico”, complicanza che comporta il maggior numero di ricoveri ospedalieri e per la quale risultano i costi più ingenti. È quindi evidente che se si vuole ridurre il numero delle amputazioni è necessario migliorare la capacità di curare efficacemente e precocemente l’ulcera. Per raggiungere questo obbiettivo è necessario disporre di protocolli diagnostici e terapeutici efficaci e delle professionalità necessarie.
La Scuola ha il compito di Insegnare ai più giovani a nutrirsi in modo corretto nel tentativo di indurli a modificare le proprie abitudini a tavola e nel corso della giornata, all’insegna di uno stile di vita più sano, in grado di prevenire o allontanare definitivamente patologie
diverse legate all’alimentazione, prima tra tutte quella del diabete. Valido contributo fornito dall’insegnante dell’Istituto “Fabio Besta” di Ragusa, Antonella Micieli.
Sottolineata l’importanza dell’attività fisica dalla presenza delle Associazioni: Amunì, NoDoping e Siemu a Peri, che da anni condividono con l’Aiad numerose attività di informazione.
Prezioso il contributo della Pastorale della Salute, con il direttore Padre Giorgio, che ha ribadito come questa patologia sia sottovalutata nell’immaginario collettivo. Una giornata, un intero fine settimana, dedicati alla prevenzione del diabete, alla sensibilizzazione su questa tematica e all’informazione per gestire al meglio la patologia, non devono bastare, bisogna informare a tutto campo le persone per arginare l’affermarsi di questa patologia.
Il Diabete è una patologia autoimmune che colpisce la ghiandola pancreatica, determinando la fine del funzionamento di queste cellule che hanno il compito di secernere insulina automaticamente a seconda dei livelli di zucchero presenti nel sangue. Esistono due tipi di questa malattia e per quanto abbiano aspetti simili, si caratterizzano per alcune importanti differenze: il Diabete di tipo 1 è quello che generalmente si manifesta in età infantile attraverso una sintomatologia tipica, ravvisabile nell’eccessivo aumento della sete e della rapida espulsione dei liquidi. Il tipo 2, che insorge solitamente in età avanzata ed è per questo chiamato “Diabete senile”, è collegato a diversi organi, infatti a partire dal malfunzionamento del pancreas vengono coinvolti anche altri organi e la sua gestione risulta più complicata rispetto a quella del primo tipo.