Pozzallo, La Polizia ha fermato altri 4 scafisti responsabili di aver condotto 3 gommoni poi soccorsi nelle acque antistanti la Libia.

sbarco pozzallo

La Polizia a seguito dell’ultimo ennesimo, ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di: EGHOSA Donaldson,20enne nigeriano, KAISER Omano, anch’egli nigeriano di 21 anni, SAIDI Bachir, 37 enne tunisino e ALYFOUSSENE Sane 24 enne senegalese. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE

Alle ore 04,00 di sabato scorso la nave DIGNITY I, tramite il radar, notava la presenza di un gommone ed alle ore 04,15 successive, l’unità navale, procedeva al soccorso. La predetta DIGNITY I, aveva poco prima proceduto al soccorso di un altro gommone carico di migranti; dopo aver imbarcato quelli relativi al soccorso in argomento, procedeva al salvataggio di altri migranti su un ulteriore gommone per poi dirigersi verso il porto di Pozzallo ove giungeva alle ore 08.00 odierne, con un complessivo numero di migranti di 324.
Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti presso l’Hotspot per le operazioni di preidentificazione.

ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA

Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria.
Il Funzionario dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica della Polizia di Stato, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare, le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni di centinaia di migranti, in piena sinergia con i funzionari della Prefettura che coordinano la “macchina” dell’accoglienza.
Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.
Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultano sempre complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti numerose incombenze, così da permettere un immediato invio dei migranti in idonee strutture d’accoglienza individuate dalla Prefettura in base ad un articolato piano di riparto nazionale del Ministero dell’Interno. La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al fotosegnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta.

LE INDAGINI

Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo i 4 scafisti dei 3 natanti soccorsi.
Le immediate indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli scafisti.
I testimoni hanno riferito di aver notato gli scafisti una volta a bordo del gommone e che quest’ultimi avevano raggiunto accordi con i libici prima della partenza.Nessuno dubbio per i migrati, che hanno pagato mediamente 600 dollari cadauno, sulle responsabilità degli scafisti che hanno condotto i 3 gommoni. In un caso, gli scafisti individuati sono due in quanto uno si è occupato del timone e l’altro della bussola. Al termine delle indagini, tutti e 4 gli scafisti sono stati condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa. Completate la prima fase di indagini, la Squadra Mobile di Ragusa ha dato avvio alla seconda, ovvero all’esame di eventuali provvedimenti a carico dei soggetti appena sbarcati. Da un primo riscontro sull’identità di alcuni migranti, 2 marocchini risultavano destinatari di un ordine di cattura. Al termine della pena entrambi saranno espulsi con rimpatrio in Marocco.

LA CATTURA

Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.

BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA

Nel 2016 sono 175 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.

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