Ragusa, Clinica del Mediterraneo, 25 Novembre. Conferenza sulla Prevenzione sulle Malattie Respiratorie e Disturbi del Sonno

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Prevenzione pneumologica sarà il tema della conferenza del dr. Diego Dimartino, che si terrà giorno 25 novembre, ore 16,30, presso la Sala riunioni della Clinica del Mediterraneo di Ragusa. Ad organizzare la conferenza il Moica Ragusa, nella figura della sua Presidentessa Anna Ottaviano e la Clinica del Mediterraneo.

Diego Dimartino, Dirigente medico presso l’U.O. di Cardiologia e Riabilitazione cardiovascolare presso la Clinica del Mediterraneo. Specialista in Malattie respiratorie del sonno e dei disturbi respiratori del sonno, è anche esperto in malattie allergologiche e si occupa di Riabilitazione Respiratoria. Ha ottenuto un master in pneumologia interventistica. Ha partecipato in qualità di Relatore e Direttore Scientifico a numerosi convegni di Pneumologia e Cardiologia. “Parlare di prevenzione delle malattie respiratorie e disturbi del sonno, – spiega Diego Dimartino, – è per il nostro team doveroso. Le Apnee del Sonno, sono un disturbo molto frequente che grazie agli innovativi strumenti di diagnosi sta emergendo sempre di più nella popolazione. L’OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno), consiste nella presenza di ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati a una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue. I sintomi principali sono rappresentati da: Frequenti episodi di blocco della respirazione durante il sonno (apnea) spesso riferiti dal partner, Cefalea al risveglio; Russamento riferito dal partner come intermittente (perché interrotto dalle apnee); Eccessiva sonnolenza diurna; Ridotta capacità di memoria; Ridotta capacità di concentrazione; Ipertensione arteriosa; Bocca asciutta al risveglio; Riduzione della libido. I disturbi respiratori del sonno, se studiati accuratamente in un ambulatorio specializzato, possono essere rapidamente individuati e, quindi, trattati al fine di ridurre drasticamente le conseguenze a breve e a lungo termine della malattia che possono portare a danni metabolici e al sistema cardiovascolare anche gravi”.

 

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