Erano scampati alla morte per annegamento, ma sono incappati nelle maglie della giustizia perché l’episodio dai toni tragici aveva comportato per due incauti dipartisti una denuncia per naufragio colposo, favoreggiamento ed inosservanza della legge che compete all’autorità navale. Sebastian Biraghini e Giuseppe Nicola Gerelli, rispettivamente di 28 e 25 anni, difesi dall’avvocato Ignazio Galfo, sono stati condannati dal Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, con il rito del patteggiamento, concordato con il pubblico ministero, Domenico Platania. Al primo, accusato di naufragio colposo, sono stati inflitti cinque mesi e dieci giorni di reclusione. Dovrà, inoltre, dovrà pagare ottanta euro di ammenda per aver disatteso gli obblighi di legge in materia di diporto. Gerelli, che rispondeva di favoreggiamento, è stato condannato a tre mesi di reclusione per il favoreggiamento. Sebastian Biraghini, secondo l’accusa, fece salire a bordo della propria imbarcazione sette persone, due in più di quelle previste dalla carta di navigazione del natante. Una volta al largo, la piccola barca si capovolse. Biraghini lanciò l’Sos, attraverso il razzo luminoso che aveva in dotazione, che fu raccolto dalla Capitaneria di Porto. Da Pozzallo fu inviata, immediatamente, una motovedetta per il salvataggio in mare. Nonostante la falsa testimonianza di Gerelli sull’effettivo numero di persone che l’imbarcazione avrebbe potuto trasportare, più in là fu accertata la reale situazione, che portò alla denuncia dei due imputati alla Procura della Repubblica di Modica. L’episodio si verificò nel 2004 al largo di Marina Marza, sulla costa ispicese.
SCAMPATI DAL NAUFRAGIO MA NON ALLA SENTENZA DEL GUP DI MODICA. CONDANNATI DUE DIPORTISTI
- Aprile 15, 2007
- 8:19 pm
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