Sul calendario ieri era giorno di festa ma sul parquet del PalaPadua la Virtus Ragusa di basket non si ferma. Reduci dalla vittoria importante in trasferta, il morale è alto e sin dal riscaldamento, il capitano Sorrentino carica i suoi, pronti ad affrontare la Eagles Basket Palermo.
I palermitani partono subito forte, approfittando dei banali errori commessi da Ragusa nei primi minuti di gioco. Ai virtussini scivola la palla dalle mani, come fosse saponetta, permettendo agli ospiti di andare a canestro senza troppa fatica, prima con Marisi e successivamente con Henderson. Coach DiGregorio, lungimirante, chiama il timeout e ricarica la squadra.
La reazione dei suoi arriva subito dopo con Mammana che s’impone in difesa, ruba palla e va a canestro e Canzonieri ,che “aggiusta” il punteggio. E al primo parziale il tabellone dice 19-19.
Un inizio tutto in salita per i ragusani, i quali si rendono subito conto della potenza fisica avversaria ma si dimostrano immediatamente pronti a contrastare Mustacchio e i suoi. Il ritmo di gioco cambia completamente a metà del secondo periodo, la Virtus scalda i muscoli e la fatica sembra scomparire per far posto alla cattiveria difensiva, con il solito Mammana, trasformatosi in un “muro umano”, costringe gli avversari a tentativi personali, spesso sporcati dal countdown dei 24 secondi.
Capitan Sorrentino ritrova il sorriso, dopo un primo quarto sottotono, segnando una tripla che spinge squadra e pubblico.
I virtussini segnano ma Palermo risponde e chiude i 20’ sopra di 5 lunghezze. Al PalaPadua si rientra dalla pausa lunga con la certezza di non avere certezze, una partita tutta da gustare, in cui ogni azione ha un peso decisivo.
Entrambe le squadre si rincorrono, l’una supera l’altra e l’equilibrio è l’elemento caratterizzante, nonostante l’approccio di gioco completamente diverso tra le due.
Il terzo quarto diventa lo specchio della reazione della Virtus Ragusa: si dimostra compatta, e fa dell’altruismo la sua più grande virtù, ciascun giocatore non si risparmia e lavora minuziosamente, con in testa un solo obiettivo: vincere per la squadra.
Il sorpasso è tutto biancoceleste, firmato da Canzonieri ed uno stratosferico Alfonso Gebbia, il quale ad ogni partita acquisisce sempre più sicurezza e maturità di gioco. Con una media di 7 punti a periodo, questa sera ne segna 27 solo lui. La squadra ospite non si arrende e si affida alla punta di diamante della squadra, Taylor, che ci prova con due doppie consecutive, trasformandosi nell’incubo ragusano… soffiato via ancora una volta da Mammana e Gebbia che congelano definitivamente il punteggio.
Grinta, passione, umiltà e rabbia agonistica, tutto questo racchiuso nel gioco dei ragazzi di coach DiGregorio, pronti a ricordarci cosa vuol dire essere una squadra, oggi più che mai. Finisce 73-65 contro la Eagles Palermo