“E non possiamo neppure utilizzare l’abusato proverbio tanto caro ai nostri concittadini, vale a dire la gatta frettolosa fece i figli ciechi, ovviamente in dialetto, perché qui di fretta non ce n’è stata per niente, anzi un evidente ritardo, ma il risultato, a ben vedere, è praticamente lo stesso, assolutamente misero”.
Ad affermarlo il presidente dell’associazione “Ragusa in Movimento”, Mario Chiavola, a proposito di quello che è diventato l’oscuro oggetto del desiderio di questi ultimi giorni in città, vale a dire la mancata accensione delle luminarie natalizie, salvo poi fare un passo indietro quando le stesse, a cominciare da ieri sera, in alcune zone del centro storico, come in via Roma, hanno animato il buio triste degli ultimi giorni, a una settimana dal Natale. “Ora, lasciando stare il fatto – sottolinea Chiavola – che tutto questo ritardo si poteva evitare con una migliore programmazione, anche perché il Natale ogni anno arriva il 25 dicembre e quindi si sarebbe potuto pianificare il tutto con la dovuta attenzione, ci chiediamo, così come hanno già fatto molti cittadini, perché queste scelte così poco apprezzabili. Sì, è vero, il periodo di crisi non si è ancora concluso. Ma magari si sarebbe potuto compiere uno sforzo in più piuttosto che limitarsi a queste luminarie che, secondo noi, lasciano davvero il tempo che trovano. Non è per lamentarsi sempre ma quello che a volte è un facile e onesto compitino, sembra diventare un ostacolo insormontabile. E in questo caso la Giunta Piccitto si è trovata a gestire questa situazione evidentemente con estrema difficoltà. Prima perché si è dovuti attendere molto tempo prima di vedere accese le luminarie in questione, poi perché le stesse, sebbene siano costate oltre 40mila euro, sono assolutamente insoddisfacenti. Insomma, non ne è stata azzeccata una. Forse, la prossima volta bisognerebbe organizzarsi in sinergia con tutte le componenti vitali della città allo scopo di predisporre il tutto al meglio. Anzi, ne approfittiamo già ora per comunicare all’Amministrazione comunale che anche il prossimo anno l’estate arriverà a partire da giugno e che quindi già dal mese di aprile, e forse anche prima, si potrebbe cominciare ad attivare un percorso specifico che consenta di arrivare preparati all’appuntamento. Tutto ciò allo scopo di evitare di inseguire le emergenze, una pratica che sembra ormai diventata il pane quotidiano per la nostra città”.