Poliziotto accusato di rivelazione d’atti d’ufficio ad un medico indagato. Modica, assolti entrambi con formula piena

palazzo di vetro modica

L’accusa era grave, in particolare per uno dei due imputati, ispettore di polizia. Rivelazione di segreto d’ufficio in concorso. Il collegio penale del Tribunale di Ragusa(Saito, presidente, Ignaccolo e Infarinato, a latere)ha assolto con la formula piena, Michele Cappello, sottufficiale di polizia presso il Commissariato di Modica, oggi in pensione, difeso dall’avvocato Mario Caruso, e Francesco Roccaro, medico dell’Asp 7,

all’epoca in servizio presso il Poliambulatorio di Via Aldo Moro, difeso dall’avvocato Fabio Borrometi. La vicenda è da ricondurre all’inchiesta antiassenteismo condotta dalla polizia a Modica che portò 36 dipendenti dell’azienda sanitaria ad essere accusati di truffa aggravata. L’indagine culminò col blitz del mese di maggio del 2010 presso il cosiddetto «Palazzo di Vetro», sede del Centro Unificato di Prenotazioni, ambulatori e uffici amministrativi, e con l’arresto di alcune persone. Riguardo la truffa per alcuni indagati il processo è tutt’ora in corso. Nel caso che riguarda l’accusa di rivelamento di segreto d’ufficio. L’accusa aveva ritenuto  che il poliziotto  avesse “confidato” a Roccaro, con quale intratteneva rapporti amicali, dell’inchiesta a suo carico. I magistrati ragusani non hanno ritenuto sussistenti le accuse mosse nei confronti dei due imputati e li hanno assolti “perchè il fatto non sussiste”.

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