Ieri si è tenuto in Prefettura un incontro sul problema della potabilità dell’acqua a Scicli. Erano presenti i rappresentanti del Comune di Scicli, con il sindaco Giannone, del Comune di Modica, Genio civile, ASP, e ARPA. E’ emersa con chiarezza la difficile situazione della rete fognaria e del depuratore di Modica che, anche a causa dei danni arrecati dal nubifragio del 22 febbraio,
non è al momento in grado di filtrare le acque bianche e nere della città, che si sversano di fatto nel torrente Modica-Scicli. La conseguenza immediata è l’aumento degli indici degli elementi patogeni, in particolare coliformi, nell’acqua che viene distribuita a Scicli e che viene attinta alle sorgenti di Salto di lepre, Galluzzo e San Guglielmo, che si trovano tutte a valle di Modica. In particolare, il rischio è significativo proprio per le acque delle ultime due sorgenti, che si trovano alla quota del letto del fiume.
Nell’immediato è già in corso un intervento di sistemazione della rete fognaria di Modica che dovrebbe concludersi in pochi giorni, riportando ad un’adeguata efficienza il funzionamento del depuratore modicano e alla conseguente normalizzazione degli indici batterici dei pozzi di Scicli. Ciò consentirà di dichiarare nuovamente potabile l’acqua che viene distribuita a Scicli.
Il Comune di Scicli da un lato interverrà sul Comune di Modica affinché i lavori procedano celermente, dall’altro monitorerà costantemente, con apposite analisi, la qualità dell’acqua dei serbatoi sciclitani per poter revocare, non appena possibile, l’ordinanza sulla non potabilità dell’acqua, ancora oggi in vigore per l’intero territorio cittadino.