Servizio integrativo denominato “Asilo nido in forza” a Modica. Al Pd non piace

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Il 2 Febbraio scorso la giunta comunale di Modica ha approvato la determina con la quale si prevede l’affidamento, tramite appalto, di un servizio integrativo presso l’asilo nido comunale denominato “Asilo nido in forza”.
Lo scopo dell’amministrazione in carica, per come appare dalla lettura dell’atto, è quello di “ampliare e integrare i servizi dell’infanzia diretti agli utenti che frequentano il servizio dell’asilo nido comunale”.
Ciò per un importo di quasi cinquecentomila euro finanziato dai fondi P.A.C. (piani di azione e coesione) I e II.

“A tutti gli effetti – denuncia il Partito Demcratico – questa nuova trovata dell’attuale amministrazione appare come un’esternalizzazione del servizio asilo nido a favore di qualche privato e ancora una volta a scapito dei cittadini.
Infatti, non sono passate inosservate agli occhi della gente le manovre involutive che gli attuali governanti di Modica stanno perseguendo nel campo del welfare: dalla soppressione dei servizi integrativi nelle scuole primarie alla progressiva riduzione di personale (e quindi di servizio offerto all’utenza) nell’asilo nido.
Adesso la giunta Abbate se ne esce con questo bando di affidamento a terzi del servizio asilo nido che al di là dei paroloni usati nella determina, di fatto mette in essere un qualcosa di effimero che durerà sin quando ci sarà la disponibilità dei fondi p.a.c.
Non è difficile prevedere che quando detti fondi si esauriranno, ciò che resterà saranno le macerie di un servizio pubblico essenziale.
Peraltro il progetto non prevede per nulla un ampliamento dell’orario di apertura dell’asilo nido (si legge nella delibera che detta integrazione deve avvenire negli orari di apertura della struttura…) e si traduce quindi nel semplice affiancamento di operatori privati a quelli pubblici in una prima fase per poi procedere alla completa sostituzione di questi ultimi destinandoli ad altri uffici comunali secondo schemi purtroppo già visti.
Chiediamo quindi all’amministrazione di ritirare la determina e di utilizzare i fondi PAC per potenziare il servizio col personale esistente (richiamando anche coloro che sono stati distaccati presso altri uffici) prevedendo un ampliamento dell’orario di servizio e un abbattimento dei costi a carico dell’utenza”.

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