Presentato dalla senatrice Bertorotta del M5S, il disegno di legge sugli immobili abbandonati, presentato a Modica e Ragusa, ha finalmente evidenziato il problema dell’abbandono degli edifici, soprattutto nei centri storici delle nostre città.
Il DDL vuole garantire il diritto all’alloggio a chi non può accedere al mercato degli immobili e a quello delle locazioni, prevenire e ridurre il consumo di suolo, migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e la sicurezza statica degli immobili.
L’obiettivo è quello di ripopolare i centri storici delle città e dei paesi del Sud Italia attraverso la partecipazione dei cittadini alla comunità.
In particolare il DDL prevede di sostenere i proprietari degli immobili abbandonati che non dispongono dei mezzi necessari al recupero degli immobili e introduce la figura del gruppo di autorecupero, che si occupa di recuperare materialmente il fabbricato.
Allo Stato spetta l’onere finanziario dell’operazione con un fondo iniziale di 400 milioni di euro, per l’acquisto del materiale edile, per le opere speciali come l’eventuale messa in sicurezza dell’immobile e per i comuni che sono responsabili dei procedimenti amministravi.
Alle iniziative di Modica hanno partecipato le deputate M5S Marialucia Lorefice e Maria Marzana, insieme all’architetto romano Antonio Sotgia, esperto di progetti di autorecupero.
Durante gli incontri sono emerse diverse criticità, tra cui quelle degli sfratti per morosità, che stanno colpendo moltissime famiglie nel nostro territorio, ancora in attesa dell’approvazione della legge sull’impignorabilità della prima casa, ferma in Regione.
Secondo la Senatrice Bertorotta, l’inspirazione per la redazione di questo disegno di legge, viene da Modica e da una visita al quartiere San Paolo, dove ha avuto modo di apprezzare le potenzialità dei quartieri storici modicani e l’esigenza di un intervento statale per recuperare i quartieri ed elevare la qualità della vita dei residenti.
Il DDL è stato presentato sia al Senato che alla Camera dal M5S, ed è in attesa di passare il vaglio delle commissioni competenti per poi approdare in aula. Se approvato darebbe ai comuni uno strumento finanziario indispensabile per recuperare gli immobili abbandonati, soprattutto al sud.