Nino Minardo al lavoro affinchè Forza Italia non sia costretto a registrare altri scossoni

Nino Minardo, commissario della locale sezione di Forza Italia, è già al lavoro perchè il partito non sia costretto a registrare altri scossoni che danneggiano i suoi esponenti ma anche l’elettorato, ma è anche responsabile di avere assunto un ruolo particolarmente delicato in un periodo di gravi difficoltà nella dialettica interna. "Sono felice – afferma Nino Minardo – per la fiducia accordatami dal coordinatore regionale del partito ma mi rendo conto che ho assunto anche una grande responsabilità. Il mio intento è quello di unire il partito e di condurlo al prossimo congresso cittadino. Adesso, si apre una nuova pagina politica per Forza Italia – aggiunge Nino Minardo – che consiste in un’apertura alla città, nella rigenerazione del partito e nella collaborazione con la collettività". Sulla vicenda che ha caratterizzato queste ultime ore i rapporti interni agli "azzurri", interviene Girolamo Carpentieri, nominato assessore dal candidato alla presidente della Provincia, Franco Antoci. Carpentieri evidenzia che, la sua nomina, "era cosa ben nota a Riccardo Minardo, al Senatore Giovanni Mauro ed all’Onorevole Innocenzo Leontini da parecchio tempo. E’ assolutamente inutile che, Riccardo Minardo, adesso, voglia mascherare e sterilmente giustificae, il gesto politicamente vile ed inqualificabile che ha messo in atto nei confronti di cinque galantuomini che volevano, solamente, far bene per il nostro partito. Per fortuna – aggiunge Girolamo Carpentieri – l’Onorevole Angelino Alfano ha messo fine allo scempio del nostro partito, della democrazia e della partecipazione, compiuto da Riccardo Minardo. Ha scritto la parola fine ai guai di Forza Italia a Modica, commissariando il partito, affidandone la guida a chi, Nino Minardo, ha dimostrto sempre equilibrio e temperamento, amore per Forza Italia e non per le poltrone, aprendo cosi una nuova fase di rigenerazione di Forza Italia, in questa città. Una visione diversa della politica che taglia con questo triste passato, che deve proseguire togliendo quelle mele marce che possono rovinare tutto il raccolto e dando voce e spazio a donne e uomini che hanno idee, voglia di fare, di costruire, di partecipare".

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