L’Asd Città di Ragusa è uscito sconfitto, nei secondi finali, dal match di cartello con l’Atletico Catania. Una battuta d’arresto che, di fatto, riapre il campionato e che, naturalmente, fa parecchio male a tutto l’ambiente azzurro che, però, adesso, dovrà ritrovare sin da subito la forza per reagire, in vista del derby di sabato a Santa Croce Camerina.
“La gara è andata in questo modo – sottolinea il presidente Giovanni Vitale – tutti hanno avuto modo di vederla. E anzi ringraziamo il numeroso pubblico che ci è venuto a sostenere. Non recriminiamo sul risultato maturato sul campo. Il calcio è così. Abbiamo sprecato un paio di occasioni e nel finale è calata la nostra attenzione e siamo stati castigati. Ma al di là di queste considerazioni che attengono alle valutazioni del tecnico, ci teniamo a denunciare un’altra incredibile anomalia che si è verificata alla vigilia di questa partita e che, aggiunta alle altre, come ormai abbiamo avuto modo di appurare da qualche domenica a questa parte, sembrano volere condizionare il nostro campionato nella fase più delicata della stagione”. Vitale si riferisce alla comunicazione della Questura che ha imposto il cambio di terreno di gioco, dall’ex Enal all’Aldo Campo di contrada Selvaggio, per motivi di sicurezza. “Per carità – sottolinea il presidente – decisione sacrosanta considerate le premesse, in considerazione del fatto che erano stati annunciati, con comunicazione ufficiale ricevuta dalla Questura di Ragusa, 150 tifosi provenienti da Catania, di cui almeno 50 che arrivavano da Messina. Li avete visti? I tifosi ospiti erano appena una ventina. E la nostra società per quello che è stato un errore di valutazione comunicato a Ragusa da Catania, non sappiamo fino a che punto voluto, si è vista costretta a giocare la partita più importante del campionato non sul proprio terreno di gioco ma al Selvaggio, quindi come se fossimo in trasferta. In più è stato fatto arrivare un reparto antisommossa da Catania proprio basandosi su queste informazioni errate. Con uno spreco di denaro pubblico assolutamente ingiustificabile. Ma che bisogno c’era? Sì, c’è proprio qualcosa che non quadra. Un’anomalia può anche starci, due pure. Ma adesso stanno cominciando a diventare parecchie. E il sospetto che qualcuno voglia danneggiarci si fa sempre più concreto. Denunciamo queste cose pubblicamente perché i nostri tifosi, i simpatizzanti, i sostenitori azzurri sappiano che non accetteremo questo stato di cose e le contesteremo finché abbiamo voce in gola”. Per quanto riguarda il match di sabato con il Santa Croce, il Città di Ragusa avrà modo di recuperare Nicola Arena e Buscema che hanno scontato la propria giornata di squalifica. Non ci saranno invece Zocco, Andolina e Ambrogio per motivi personali mentre Incardona, ammonito nel match di ieri, essendo già diffidato, dovrà scontare una giornata di squalifica. Per tornare a parlare del match di ieri, dopo un primo tempo in cui le squadre si sono sostanzialmente studiate, non correndo troppi rischi, ci ha pensato Pellegrino, nella ripresa, a sbloccare il risultato per i padroni di casa. Poi, gli azzurri hanno rischiano anche di raddoppiare. Ma nel finale, forse complice un pizzico di stanchezza, i locali hanno abbassato il baricentro e l’Atletico ne ha approfittato per colpire per ben due volte. Il 2-1 è arrivato addirittura al 95esimo quando sembrava che ci potesse ormai accontentare del pari. “Una sconfitta che di certo non meritavamo – chiarisce La Vaccara – ma non voglio più pensarci. I ragazzi sanno che dobbiamo subito trovare la forza per reagire e andare a vincere a Santa Croce. Ci mancano quattro partite, abbiamo un punto di vantaggio, e dovremo giocare ogni partita come se fosse una finale. A cominciare da quella di sabato”.