Ragusa. Ieri in Prefettura Tavola Rotonda su racket e codice etico delle imprese e del commercio

Prefettura Ragusa palazzo

Ieri presso la Prefettura di Ragusa, su iniziativa del Prefetto Maria Carmela Librizzi, ha avuto luogo una tavola rotonda su “La risposta alle mafie: il Codice etico delle imprese e del commercio”, promossa dalla Prefettura di Ragusa d’intesa con la Federazione delle Associazioni Antiracket ed antiusura – FAI.

All’evento sono intervenuti il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura Prefetto Domenico Cuttaia, i Presidenti nazionale ed onorario della anzidetta Federazione Giuseppe Scandurra e Tano Grasso, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa Monica Monego ed il Presidente dell’Associazione Antiracket Citta di Vittoria Eliana Giudice.

Ad aprire il dibattito, moderato dal giornalista dott. Paolo Borrometi, è stato il Prefetto Maria Carmela Librizzi, la quale ha evidenziato il ruolo svolto dalle Istituzioni, in ragione delle rispettive prerogative, nell’azione d prevenzione e repressione ai fenomeni estorsivi ed usurari nonchè nell’attuazione delle misure di sostegno alle vittime del racket, fornendo una dettagliata illustrazione sulle iniziative assicurate dalla Prefettura di Ragusa in quest’ambito provinciale.

I rappresentanti della Federazione Antiracket Italiana, nelle loro rispettivi interventi, hanno ricordato le finalità e gli obiettivi dell’associazionismo impegnato nella lotta ai fenomeni delittuosi in argomento e nel sostenere i vantaggi per le vittime derivanti dalla collaborazione con le Forze dell’Ordine in considerazione dell’importanza del coinvolgimento degli operatori economici nella diffusione della cultura della denuncia per il successivo vaglio in sede giudiziaria sul versante repressivo.

Nella circostanza è stata presentata dalla Presidente dell’Associazione Antiracket Citta di Vittoria il “Codice etico delle imprese e del commercio”, con cui si intende proporre alle aziende che vi aderiscono l’adozione di comportamenti tesi alla trasparenza ed alla legalità, delineandosi un complesso di principi etici e sociali per gli operatori economici finalizzati a prevenire i condizionamenti della criminalità organizzata ed a favorire la scelta di rapporti economici esclusivi con quelle aziende che intraprendono percorsi virtuosi all’insegna della legalità.

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate al Prefetto Domenico Cuttaia, il quale, nell’illustrare il ruolo e le funzioni del Commissario Straordinario del Governo antiracket nella lotta al fenomeno estorsivo ed usurario, ha sottolineato l’impegno dedicato nella prevenzione e nel contrasto ai citati fenomeni delittuosi, ricordando l’importanza della denuncia degli episodi criminosi da parte degli imprenditori, non escludendo di poter pervenire ad un’operatività del Comitato di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive ed usurarie anche nei territori coinvolti, in modo da agevolare in tempi brevi l’accesso agli imprenditori ai benefici economici previsti dalla vigente normativa per un pronto ritorno ad un’economia legale.

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