Un anno, due mesi di reclusione e 15 mila euro di risarcimento oltre alle spese processuali. E’ la sentenza emessa dal giudice unico del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Ignaccolo, nei confronti dell’artigiano modicano R.G., 47 anni, accusato di stalking e lesioni nei confronti di G.C., 50 anni, di Chiaramonte Gulfi, che si era costituita parte civile con l’avvocato Ignazio Galfo. L’uomo era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Ragusa nel 2013 dopo la denuncia della donna, una libera professionista, ed era andato alla detenzione domiciliari. La causa era una serie di atti vessatori inflitti alla vittima consistite in continue intrusioni nella vita privata e comunicazioni telefoniche ripetute e indesiderate, al punto da provocare alla malcapitata un forte stato di ansia e paura.
In particolare l’uomo, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, era solito effettuare veri e propri “ blitz” nei locali pubblici frequentati dall’ex fidanzata, nonché presso le abitazioni degli amici in comune.
La vita della vittima era diventata particolarmente difficile per timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa fino al punto di trascurare l’attività lavorativa di libero professionista, peraltro espletata in vari centri della provincia, temendo seriamente per la propria incolumità personale e la gestione della quotidianità.
La condotta posta in essere dal persecutore era finalizzata al tentativo di recuperare il rapporto sentimentale precedente e successivamente, vista la negativa, per vendicarsi per essere stato “mollato”.