Rischia di interrompersi il servizio di supporto scolastico per bambini svantaggiati delle primarie di Ragusa

Mario D'Asta e Mario Chiavola

Rischia di interrompersi il servizio di supporto scolastico, avviato dal Comune di Ragusa sin dal 1982, fornito alle scuole elementari, oggi primarie, e rivolto a bambini svantaggiati. La denuncia arriva dai consiglieri comunali del Pd di Ragusa Mario D’Asta e Mario Chiavola

i quali hanno presentato una interrogazione a risposta scritta chiedendo al sindaco di fornire dei chiarimenti in proposito. “A causa dell’interruzione del servizio – dicono i due esponenti dem – i bambini che hanno più bisogno non potranno essere seguiti dalle loro famiglie in quanto le stesse non potranno fornire loro un doposcuola a pagamento. Siamo venuti a conoscenza, inoltre, che gli insegnanti che saranno trasferiti (pare siano in 16) risultano non avere competenze specifiche per andare a lavorare negli asili nido. E ciò per la tenerissima età dei bambini di cui dovrebbero prendersi cura. Inoltre, le insegnanti di attività integrative che andrebbero a lavorare negli asili nido si troverebbero con un diverso inquadramento, quindi un differente trattamento economico e di conseguenza un differente monte ore rispetto alle altre educatrici degli asili nido. Inoltre negli asili nido non esiste personale Osa (che curerebbe l’igiene personale dei bambini e la somministrazione del cibo), compiti non previsti nell’inquadramento delle attuali mansioni svolgibili dalle insegnanti degli asili nido né dagli insegnanti delle attività integrative. Insomma, un pasticcio dietro l’altro. Bisognerà quindi fare chiarezza su chi dovrà svolgere queste specifiche attività, essendo presente solo il personale ausiliario per la pulizia dei locali”. D’Asta e Chiavola rivolgono, quindi, una serie di interrogativi al sindaco. “Quali saranno – si chiedono i due – i criteri da adottare per l’assegnazione delle sedi? Non sarebbe opportuna una adeguata formazione del personale in questione? Saranno inoltre tutti gli insegnanti, ben 16, delle attività integrative a dover svolgere il loro servizio presso gli asili nido? Come saranno inquadrati gli insegnanti in possesso della laurea visto che, tra l’altro, solo un concorso interno potrebbe definire i nuovi inquadramenti? Riteniamo che l’accorpamento del personale con diverse mansioni darà come risultato un servizio improvvisato se prima non saranno chiarite le problematiche di cui sopra. Inoltre chiediamo al sindaco se conviene sopprimere un servizio pur essendo nella certezza che lo stesso non servirebbe a coprire la carenza di personale negli asili nido comunali. Auspichiamo di avere una serie di risposte chiare e coerenti a tutte queste domande”.

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