Consiglio comunale di Modica. La maggioranza ricusa il presidente. “Non è imparziale”

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Una pregiudiziale procedurale blocca la discussione in consiglio della delibera n° 70 della Corte dei Conti sul mancato apprezzamento della delibera sul piano finanziario pluriennale.
La presenza del presidente Garaffa per coordinare il dibattito in aula non è elemento di garanzia per la maggioranza atteso che lo stesso ha partecipato ad una conferenza stampa dell’opposizione su questo argomento dando anche un contributo in termini di valutazioni e riflessioni.
Dopo alcune richieste di sospensione, la seduta viene rinviata di un’ora. Alla ripresa venendo meno il numero legale il civico consesso è stato rinviato.
Presenti diciannove consiglieri il presidente del consiglio comunale Garaffa comunica la convocazione di una seduta del consiglio comunale per martedì 4 aprile prossimo.

Il consigliere Giovanni Rizzarello solleva una questione procedurale nei confronti del presidente del consiglio comunale, Garaffa, che avendo partecipato alla conferenza stampa della minoranza in ordine al piano di riequilibrio non garantisce, visto che la seduta vede una discussione sullo stesso argomento, il necessario equilibrio per la seduta.
Il presidente Garaffa sostiene che deve garantire l’imparzialità in aula e valuta che l’ha dimostrato in tante occasioni. Riferisce di aver dato prova di imparzialità e anzi a volte sono state fatte delle forzature a favore dell’amministrazione invece.
Dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa organizzata dall’opposizione in settimana,cui ha partecipato” venendo meno alla sua condizione imprenscindibile di super partes”, la maggioranza consigliare ha chiesto di poter svolgere i lavori d’aula con un qualsiasi altro consigliere a presiedere il consesso.” Chiunque ma non Garaffa”. Questo il senso dell’azione messa in campo dalla maggioranza consiliare modicana che ha causato il rinvio di un giorno della seduta del consiglio comunale dedicato al piano di riequlibrio: “Prendendo una chiara e netta posizione politica e addirittua auspicando una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, mostrando anche rammarico per non avere i numeri per poterla fare, è stato doppiamente scorretto ed ha mostrato a tutti palesemente (se mai ce ne fosse ancora bisogno) la sua appartenenza politica.In conferenza dei capigruppo la maggioranza non solo aveva discusso di piano di riequilibrio ma aveva ritenuto opportuno convocare un consiglio per parlarne con tutti i consiglieri. Ci siamo sentiti, dopo l’apertura di una forma di collaborazione con l’opposizione, presi in giro da parte del Presidente del Consiglio per il suo atteggiamento. Oggi, appena entrati in consiglio, abbiamo chiesto che a presiedere il consiglio sarebbe dovuto essere qualsiasi altro consigliere ma non certo lui che non è palesemente super partes. Alla luce della sua completa indisponibilità ad accordare la richiesta della maggioranza e di parte dell’opposizione, abbiamo ritenuto abbandonare i lavori dell’aula ma rimanendo all’interno dell’emiciclo in attesa che lo stesso avesse recepito le legittime richieste. Ci auguriamo che nella giornata di domani, 1 aprile, faccia uso di quel poco buon senso di cui è dotato, e non si presenti ai lavori d’aula in modo che possa dare a tutti la serenità di discutere del piano di riequilibrio”.

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