Canne depositate sulle spiagge, l’on. Orazio Ragusa e il sindaco di Scicli Enzo Giannone hanno scritto una lettera aperta al responsabile regionale del dipartimento della Protezione civile, Calogero Foti.
“Desideriamo innanzitutto ringraziare Foti – scrivono l’on. Ragusa e il sindaco Giannone – per la grande disponibilità che continua a manifestare nei confronti del nostro territorio. Ogni volta che viene richiesta la sua presenza, non fa mancare il proprio intervento a dimostrazione del grande interesse che nutre per le problematiche del nostro così come degli altri territori siciliani. Detto ciò, non si comprendono le ragioni per cui, a distanza di alcune settimane dal vertice a Palermo con la Protezione civile regionale, il Comune di Scicli, alcuni rappresentanti della deputazione regionale tra cui l’on. Ragusa, la Srr, l’Arpa, l’Asp e la Soprintendenza, tutto sia tornato a tacere in maniera preoccupante mentre qualcuno, dopo l’alluvione dello scorso mese di gennaio, ha deciso di risolvere la cosa a modo proprio, incendiando parte dell’ingente materiale depositato sulla spiaggia”.
“Durante la conferenza dei servizi – continuano l’on. Ragusa e il sindaco Giannone – erano state esaminate diverse soluzioni, si era preso atto della disponibilità della Srr di Ragusa, organo competente in materia, a procedere alla raccolta e smaltimento delle canne, previa ordinanza del Libero consorzio di Ragusa, si era persino detto di creare una specifica area di stoccaggio all’interno della discarica di Ragusa. Insomma, era stato dipinto un quadro complessivo che avrebbe dovuto sanare la questione nonostante le immense e comprensibili difficoltà di ordine pratico e burocratico. Tutti buoni propositi che, finora, non hanno prodotto il benché minimo risultato concreto. Quando ci sarebbe, come in questo caso, la necessità di potere contare sull’apporto di tutte le istituzioni, si registrano dei vuoti preoccupanti che, tra l’altro, come estrema conseguenza, hanno quello di vanificare l’intervento della politica. Quindi, nel ribadire il nostro ringraziamento nei confronti dell’ing. Foti, lo torniamo a sollecitare auspicando che si possa finalmente arrivare alla cosiddetta quadratura del cerchio. Anche perché la bella stagione incombe, il territorio continua ad attirare visitatori per i luoghi di Montalbano oltre che per il fascino dei propri monumenti, e non è possibile che ai turisti si presenti il litorale in queste condizioni. Dobbiamo tutti cercare di compiere i passi nella direzione dovuta per arrivare al risultato sperato. Altrimenti avremo perso un’altra bella opportunità di crescita per la nostra realtà locale”.