Vinitaly: Libero Consorzio Comunale in campo per promuovere il Cerasuolo di Vittoria. Cartabellotta: “Bisogna fare rete tra pubblico e privato”

Vinitaly 2017. Molè, Cosenza, Occhipinti

“Il Cerasuolo di Vittoria è l’unica Docg del Meridione ma è anche un ‘claim’ di indiscusso richiamo per il turismo. Su questo dobbiamo costruire un modello vincente di marketing territoriale coinvolgendo aziende, enti pubblici, consorzio e strada del vino ma con un progetto comune evitando dispersione e frammentazione”. Così il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa Dario Cartabellotta sulla partecipazione del Libero Consorzio Comunale di Ragusa al Vinitaly con un proprio stand istituzionale tendente a promuovere Ragusa e il Cerasuolo di Vittoria. Uno stand che ha registrato la presenza di alcune aziende vinicole, della Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria e dell’Onav di Ragusa.

“Il Vinitaly è una vetrina di carattere internazionale dove bisogna attrezzarsi per tempo per arrivare organizzati – aggiunge Gianni Molè, Capo di gabinetto del Libero Consorzio di Ragusa, presente al Vinitaly – e la grande vivacità delle nostre aziende vinicole con la loro produzione di qualità deve essere messa a frutto da una visione d’insieme di promozione del Cerasuolo di Vittoria. Bisogna fare squadra per promuovere quest’eccellenza enologica”.
Il Vinitaly anche quest’anno ha confermato il grande interesse di buyer e operatori per i vini siciliani. Dai vini in purezza come il Frappato e il Nero d’Avola per arrivare al Cerasuolo di Vittoria che rappresenta la Docg d’eccellenza.
“Il Cerasuolo – aggiunge Dario Cartabellotta – è un vino che ha una forte attrazione, ora bisogna essere bravi a caratterizzare questo territorio come il territorio del Cerasuolo di Vittoria. Un territorio che sfruttando l’aeroporto di Comiso ha un valore aggiunto per sviluppare il turismo enogastronomico. Ragusa è stata capace di tante imprese, ora deve riuscire a trarre il massimo beneficio dall’aeroporto di Comiso e la ‘governance’ di Soaco non può perdere altro tempo per individuare la formula migliore per le incentivazioni delle rotte sfruttando i fondi ex Insicem”.

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