Con la delibera n. 1028 del 14 aprile scorso, il direttore generale dell’Asp Ragusa ha avviato una procedura di stabilizzazione per 36 LSU e ASU, personale storicamente in un limbo da decenni ma non avrebbe consultato i sindacati. Insorge la direzione provinciale della Uil Fpl, secondo la quale la dichiarazione del D.G., “anche le OO.SS. sono vicine all’azienda con la loro preziosa opera di sensibilizzazione e spiegazione ai lavoratori”, è invece la mancata concertazione.
“Bisogna far notare altresì, e chiedere al D.G. – dicono Rocca, Rizza e Zaccaria – che qualsiasi modifica all’organizzazione del lavoro, va necessariamente concertata con le Organizzioni Sindacali di riferimento (vedi CCNNLL).
È bene ricordare, che oltre 150 dipendenti (autisti, ausiliari e cuochi), sono in attesa da oltre 10 anni, di poter raggiungere l’agognata stabilizzazione a tempo pieno in categoria A e B.
A questi dipendenti che risposte si danno? Nulla contro la stabilizzazione degli LSU e ASU, anzi l’abbiamo sostenuta e la continueremo a sostenere, ma le risposte a tutti i lavoratori dell’ASP, se è vero che il ruolo del sindacato è quello anche di informare i lavoratori e spiegare le scelte, scelte che devono essere condivise, non adottate unilateralmente senza nessuna concertazione.
Cosa dobbiamo spiegare ai lavoratori, se le OO.SS. non sono ritenute parte in causa nelle scelte aziendali”?
La Uil chiede di sospendere la delibera, di convocare con urgenza il tavolo tecnico, già insediato, e discutere delle scelte da operare.
“Fino ad oggi si è sempre operato in piena sintonia, non riusciamo a capire questa fuga in avanti, anche se supportata da Direttive Regionali, ma ricordiamo a tutti, che esistono i contratti nazionali che vanno rispettati al di là di qualsiasi Direttiva”.