L’ente è in un processo di risanamento già dal 2013 e ulteriormente rafforzato nel 2014 con la rimodulazione del Piano di riequilibrio presentato nel 2012 e definitivamente approvato dalla Corte dei Conti nel 2015. Tale processo di risanamento, afferma il sindaco di MOdica Ignazio Abbate, ha abbattuto le vecchie e consolidate gestioni di pessima amministrazione pubblica orientata a creare abnorme spesa pubblica,
finanziata essenzialmente e prevalentemente da trasferimenti statali e regionali senza, nel tempo, avviare ed attuare le misure necessarie per incrementare le entrate proprie dell’Ente, in virtù del processo del federalismo comunale. Ovviamente questo processo di risanamento è un processo di medio e lungo termine, infatti la durata del Piano approvato è di 9 anni, dal 2013 al 2021, ed è la stessa norma che ne fissa la durata nel termine massimo di 10 anni. Ciò in considerazione di programmi e di misure di risanamento che possono e devono essere applicate nell’immediato ma che necessitano di tempi di adeguamento e riscontro più lunghi.
Questo processo di risanamento, prosegue Abbate, trova il suo fondamento nell’equilibrio di bilancio, infatti le misure adottate sono finalizzate all’incremento delle entrate proprie dell’Ente, sia in termini di recupero di evasione che di riscossione delle somme accertate nonché di razionalizzazione delle spese. In tale contesto il processo di risanamento è stato mantenuto con fermezza lo sviluppo sociale, culturale e turistico della Città, riservando a tutte le iniziative neanche lo 0,5% delle risorse del bilancio dell’Ente. Tali risorse, seppure minime, hanno consentito lo sviluppo che la Città di Modica merita per la sua nobile storia.
Il processo di risanamento con l’attuazione del Piano di riequilibrio, approvato con deliberazione n.311/2015, nell’adunanza del 7 ottobre 2015, è in itinere e l’Amministrazione ha adottato tutte le misure richieste dalla Corte dei Conti, i cui risultati ed obiettivi intermedi, come prescrive la norma stessa, devono essere valutati periodicamente, ovvero semestralmente dalla sezione di controllo della Corte attraverso le relazioni prodotte dall’organo di controllo interno, il Collegio dei Revisori dei Conti. Per l’anno 2016 purtroppo la Corte dei Conti non ha ricevuto nei tempi stabiliti le relazioni semestrali previste. La prima, la cui scadenza cadeva il 15 luglio, non è stata resa dal Collegio dei Revisori uscente in quanto ha completato il periodo di prorogatio in data 7 luglio; l’altra è stata inoltrata dal collegio dei revisori in carica, in data successiva all’udienza fissata dalla Corte per il 18 aprile 2017.
Tali inadempimenti, specificatamente le relazioni ufficiali relative al conto consuntivo 2015 e al bilancio di previsione 2016-2018 nonché quelle necessarie per il monitoraggio del primo e del secondo semestre 2016 del Piano di Riequilibrio hanno ostacolato, come sostenuto dalla Corte dei Conti, in maniera decisiva l’espletamento dei controlli ed impedito di assumere le necessarie misure in caso di inottemperanza dell’Ente, in tal modo si è vanificato il disposto normativo e pregiudicata l’effettività del sistema dei rimedi e la salvaguardia degli interessi pubblici presidiati dalla Corte. Le misure richieste dalla Corte dei Conti sono oggetto del Piano del Risanamento del Comune di Modica avviato attraverso l’attuazione del Piano di Riequilibrio approvato .
La Giunta comunale con deliberazione n.113 dell’undici maggio 2015 ha approvato la rimodulazione del Piano di Riequilibrio ai sensi dell’articolo 1, comma 434 della legge 232 del 2016. Una sezione del progetto di rimodulazione è dedicata allo stato di esecuzione del Piano, in cui si riportano gli obiettivi ed i risultati conseguiti con l’adozione delle misure correttive disposte dalla sezione di controllo della Corte dei Conti nelle deliberazioni 311/2015 e successive . Inoltre, nella sezione relativa all’evoluzione del Piano approvato, sono state rappresentate le ulteriori misure che saranno adottate, ad approvazione del Consiglio Comunale, per il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati al fine di garantirne il raggiungimento entro il termine di definizione del Piano (2021).