Abbattimento barriere architettoniche. Al comune di Ragusa riunione della 2^ Commissione assetto del territorio

mario d'asta

“Occorre un cambio di passo, una modifica della mentalità, della percezione culturale della questione se vogliamo davvero puntare a modificare qualcosa per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche nella nostra città. Serve, anche qui, una proposta di sistema, una visione futura su Ragusa ed interventi strutturali se si vuole affrontare il tema seriamente”.

E’ questo il messaggio lanciato dal capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Ragusa, Mario D’Asta, durante i lavori, ieri, della seconda commissione Assetto del territorio. L’organismo consiliare, su richiesta dello stesso D’Asta, anche se l’istanza era stata inoltrata quasi un anno fa, si è finalmente riunito per trattare la scottante materia delle barriere architettoniche e delle procedure da attuare per fare in modo che le stesse possano essere abbattute. A partecipare alla seduta della commissione Giampaolo Cocco di Oltre l’ostacolo, Giovanni Brafa della cooperativa Esistere, Carmelo Gurrieri per i non vedenti in rappresentazione dell’associazione Pro Diritti H e Nello Veloce, vicepresidente di Facta. “E’ doveroso ringraziare tutti per la partecipazione – sottolinea D’Asta – e soprattutto per avere permesso questa fase di ascolto che ci ha fatto rendere conto effettivamente di quelle che sono le problematiche esistenti sul territorio comunale. E’ venuta fuori la necessità di avviare una programmazione a lungo termine ma anche di potere contare, a breve, su risposte efficaci a partire dall’appostamento di somme adeguate nel prossimo bilancio. Ma la visione non può e non deve essere solo economicistica bensì ricca di idee e di contenuti, a cui deve fare seguito la volontà di individuare risorse economiche specifiche a partire dal prossimo bilancio. Il confronto, tra l’altro, è servito per prendere atto di alcune proposte interessanti come quella concernente l’istituzione, a palazzo di Città, di un disability manager, una figura preposta a verificare se ogni opera e ogni progetto da parte dell’ente locale è stato predisposto seguendo i canoni previsti dall’abbattimento delle barriere architettoniche. E ancora è stato auspicato l’inserimento nel mondo del lavoro, tramite il Comune, delle figure con disabilità. Ma è stata richiesta pure una mappatura complessiva della città con specifico riferimento ai problemi legati agli accessi con barriere architettoniche. Un’altra proposta interessante emersa durante la riunione della commissione riguarda le incentivazioni nei confronti degli esercizi commerciali affinché possano attuare buone pratiche ai fini dell’abbattimento delle suddette barriere. Tutto ciò con la speranza che la tematica possa essere sempre di più affrontata e vissuta come un cambiamento di mentalità e di cultura che, spesso e volentieri, ancora oggi manca”. Durante il confronto, poi, l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Corallo, ha illustrato i contenuti di una relazione sugli interventi effettuati in quattro anni di attività. “Ci dispiace sottolineare – aggiunge D’Asta – che gli interventi sono stati assolutamente insufficienti. Si poteva fare di più e meglio. Ancora una volta, emerge la mancanza di una visione strategica da parte di questa Giunta che, nel caso specifico, ha riverberi ancora più negativi del solito. E tutto ciò nonostante il problema non sia solo economico ma anche, e soprattutto, culturale. E’ da sottolineare, altresì, come ad oggi non sia stato mai convocato l’osservatorio civico delle barriere architettoniche e come non sia mai stata convocata, a tal riguardo, la quinta commissione alle Attività sociali alla presenza dei rappresentanti delle associazioni che si occupano dei problemi delle disabilità. Ecco perché ho ritenuto opportuno sensibilizzare il presidente della commissione Assetto del territorio, Massimo Agosta, a convocare una seduta congiunta dei due organismi consiliari allo scopo di affrontare in maniera definitiva il tema delle disabilità”.

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