Sarà attualizzato il progetto del Parco nazionale dei Monti Iblei. La prima tappa di un nuovo cronoprogramma sarà consumata entro il 15 luglio quando la rinnovata proposta sarà sottoposta all’attenzione degli stakeholders e dell’associazionismo che,
a loro volta, potranno esprimere le proprie osservazioni per potere arrivare a un elaborato sostanzialmente rivisto, da trasmettere a Roma, al ministero dell’Ambiente, prima della conclusione dell’attuale legislatura del Governo regionale. E’ questo l’esito della riunione odierna del tavolo tecnico ospitato dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, presieduto dal dirigente generale Rosaria Barresi, alla presenza della funzionaria incaricata Maria Pia Bottino, allo scopo di far ripartire un’interlocuzione indispensabile al riavvio dell’iter costitutivo del Parco. Il percorso era stato fortemente sollecitato, nei mesi scorsi, anche attraverso una interrogazione parlamentare, dalla senatrice del Pd, Venera Padua, la quale, questa mattina, era presente al confronto. Assieme a lei anche i commissari dei Liberi consorzi comunali di Ragusa e Siracusa, oltre a un rappresentante del Libero consorzio di Catania. “E’ stata – commenta la senatrice Padua – una riunione molto utile, e voglio ringraziare la dirigente generale Barresi per avere accolto in tempi rapidi la nostra istanza, nel corso della quale, oltre a ripercorrere tutti gli adempimenti portati avanti nel corso di questi mesi, dall’incontro a Ragusa all’atto ispettivo a palazzo Madama, passando per il confronto con l’assessore regionale al ramo Maurizio Croce, è stato possibile individuare le tappe di una sorta di cronoprogramma che, adesso più che mai, si rende necessario per potere scrivere la parola fine attorno a questa infinita vicenda. Dal punto di vista pratico, è stato istituito un gruppo di lavoro ristretto, che sarà guidato dal commissario del Libero consorzio comunale di Ragusa, Dario Cartabellotta, con il supporto del Servizio informatico territoriale, che, attraverso la collaborazione con gli uffici delle altre due Province interessate, Catania e Siracusa cioè, e con il coinvolgimento degli altri enti locali territoriali, punta a rispettare i tempi previsti per garantire l’attualizzazione del progetto presentato a suo tempo. Il parco non deve essere visto come una interdizione a un processo di crescita bensì, oltre a un’importante azione di tutela, è da considerare alla stregua di una grossa opportunità per l’intero territorio ibleo che interessa da vicino le aree ricomprese nel perimetro dello stesso”.