L’alibi del “così fan tutti”, invocato dal Sindaco Abbate, è sempre meno convincente come copertura etica e stride parecchio con quella che dovrebbe essere la dignità e la gravità di un ruolo istituzionale. Specie, afferma l’onorevole Giorgio Assenza in risposta alla nota di ieri del primo cittadino modicano, se un alibi del genere è invocato
a fronte di una disastrosa gestione finanziaria certificata, oltre che dall’evidenza dei fatti, dalla delibera n. 98/2017 della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che, parlando di un “quadro di crisi e di opacità” e rilevando “profili di grave irregolarità e criticità”, dispone l’invio degli atti alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa e alla Procura della Corte dei Conti per quanto di competenza.
Chiunque avrebbe già tratto le conseguenze: non Abbate che ricorre ad alibi di comodo. Ma non è questo che ci preoccupa, bensì, e lo ribadiamo, la grave situazione finanziaria di un Comune che getta nella disperazione centinaia di famiglie. Il resto è esercizio retorico inutile che fa risalire addirittura alla politica degli “anni 80/90” le carenze attuali e addossa i ritardi dei trasferimenti regionali ai Comuni non al presidente della Regione, peraltro sicuramente al Sindaco politicamente più vicino rispetto al sottoscritto che, ovviamente, al riguardo non ha responsabilità alcuna. Ci sembra, a questo punto, conclude Assenza, che Abbate dia l’impressione di non aver compreso la gravità del momento.