Il Pd di Ragusa critica lo strumento di previsione 2017 fatto approvare in consiglio comunale

mario d'asta

Un bilancio dannoso, senza prospettive e che pensa soltanto alle prossime elezioni amministrative. Proprio come farebbe la più brutta e vecchia politica che i grillini asseriscono di volere rifuggire. Il Pd di Ragusa bolla in questi termini il bilancio di previsione 2017 fatto approvare dalla Giunta municipale di Ragusa nei giorni scorsi in Consiglio comunale.

“Ancora una volta – sentenzia il capogruppo dei democratici, Mario D’Asta, assieme al portavoce dei circoli Pippo Tumino e Rinascita Dem, Peppe Calabrese – ci siamo confrontati con la completa mancanza di visione e di progettualità di un esecutivo, quello grillino guidato dal sindaco Piccitto, che ha ormai abdicato a ogni tipo di lungimiranza, al contrario di quello che andava sbandierando in campagna elettorale e al contrario di quanto detto in tutti questi anni. Lo abbiamo analizzato con attenzione il bilancio di previsione 2017. E siamo arrivati a una conclusione politica più che ovvia. Si tratta di uno strumento finanziario che possiamo definire il trionfo dell’ordinarietà e, allo stesso tempo, dell’incapacità. L’incapacità di un movimento politico, quello dei Cinque Stelle, che non riesce a guardare al di là del proprio naso. Avrebbero dovuto sfruttare, in questi cinque anni, i circa settanta milioni di euro provenienti dalle royalties. E, invece, niente. Ma non solo. Hanno acceso mutui per otto milioni di euro, indebitando ancora di più il Comune e i ragusani. Neppure sul fronte dei tributi locali si respira. Loro sono bravi ad accusare il governo perché dice che aumenta le tasse. In realtà, proprio il Governo ha predisposto un provvedimento che impedisce agli enti locali di andare oltre un determinato livello. Solo che i pentastellati non sono stati in grado di fare mezzo passo indietro rispetto all’eccessiva tassazione che imperversa sulle tasche della popolazione ragusana. Sono aspetti che non possono passare sotto silenzio e che, purtroppo, trovano conferma anche nell’impianto di questo bilancio, destinato, ancora una volta, a fare gettare lacrime e sangue alla cittadinanza ragusana. Ma è possibile continuare così?”. D’Asta, poi, si sofferma sui mancati interventi legati al microcredito o al baratto amministrativo, frutto di odg proposti proprio dai consiglieri Pd, che non hanno trovato alcuna copertura finanziaria, e sulle politiche di smantellamento del welfare che, a cominciare dalla soppressione del servizio doposcuola, fanno compiere all’intera città un grande passo indietro per quanto riguarda il sostegno ai più deboli. “E questo – aggiunge – è un passaggio che non può passare sotto silenzio e nei prossimi giorni ci organizzeremo ulteriormente per fare sentire la nostra voce e denunciare la mancanza di sensibilità dell’Amministrazione comunale nei confronti delle fasce più esposte. In conclusione, insomma, una manovra completamente fuori bersaglio, non azzeccata per quanto riguarda le esigenze della città e che aveva bisogno di essere pensata in un altro modo. Se a ciò si aggiungono le dichiarazioni del capogruppo M5s, Maurizio Stevanato, il quale, pur votando lo strumento finanziario, ha annunciato che intende smarcarsi dalla visione di città che ha l’attuale sindaco Piccitto, parlando addirittura della creazione di un percorso autonomo e alternativo, con la costruzione di un programma diverso da quello attuato da questa amministrazione, evidentemente in vista delle prossime elezioni comunali, si ha chiara l’idea di come la nostra città sia governata da un movimento politico sempre più allo sbando”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa