“Il Sindaco Abbate tenta di spiegare la modifica apportata al regolamento sull’imposta di soggiorno, dichiarando che alcuni “ … sicuramente in buona fede hanno male interpretato la delibera consiliare .. “. Vito D’Antona, consigliere comunale di Sel, ritiene doveroso ri
portare testualmente la modifica proposta da Abbate e approvata dalla maggioranza che lo sostiene: articolo 7, commi 4 e 5: “Il Gestore è tenuto a far compilare all’ospite che si rifiuti di versare l’imposta, l’apposito modello ed a trasmetterlo al competente Ufficio comunale entro tre giorni lavorativi dal giorno del rifiuto.
In caso di rifiuto anche della suddetta compilazione da parte dell’ospite, il Gestore segnala l’inadempienza compilando l’apposito modello e lo trasmette al competente Ufficio comunale entro tre giorni lavorativi dal giorno del rifiuto.”.
“In buona sostanza – spiega l’esponente di opposizione – non ci vuole niente a capire che il turista che viene a pernottare a Modica, di fronte alla richiesta da parte del gestore della struttura ricettiva ha due possibilità: pagare l’imposta o rifiutarsi; in questo ultimo caso può ancora decidere se firmare o meno un modello che poi viene inviato agli uffici comunali.
A questo punto ci chiediamo se un Comune che già annaspa a fare pagare i propri tributi (acqua, rifiuti, sanzioni, ecc.), come si deduce dalle percentuali dei paganti, più volte denunciato dalla stessa Corte dei Conti, sia in grado di perseguire contribuenti lontani dalla nostra città.
Abbate aggiunge: “Così sarà molto più facile individuare i trasgressori e perseguirli a norma di legge.”
Non si comprende perché debbano esserci dei trasgressori visto che non ci si può sottrarre al pagamento dell’imposta di soggiorno (non a caso si definisce imposta), in quanto fa parte, in modo distinto, del costo che il gestore deve fare pagare al suo cliente, al momento di saldare il conto.
Sarebbe come dire che al momento di pagare una fattura emessa da un fornitore, il debitore pagasse soltanto l’imponibile rifiutandosi di pagare l’Iva a favore dello Stato.
Riteniamo – conclude D’Antona – un fatto grave sottrarre al bilancio del Comune l’immediata riscossione delle somme provenienti dall’imposta, senza aspettare un lungo, difficile e improbabile percorso di riscossione coattiva (spesso per pochi euro a contribuente), a fronte delle difficoltà finanziarie del Comune e di un Piano di riequilibrio in corso di definizione.
Il risultato prevedibile potrà essere che alla fine gli interventi per il turismo, per cui è stata istituita l’imposta di soggiorno a carico dei turisti, graveranno sul bilancio comunale e quindi a carico dei cittadini modicani”.