Negli ultimi tempi gli uffici, per volontà dell’amministrazione comunale, hanno notificato delle richieste di pagamento a diversi utenti che, a seguito dei controlli effettuati dal personale addetto, sono risultati morosi nei confronti del comune a causa di un prelievo abusivo di acqua dalle condotte idriche comunali.
2A primo impatto – dicono i consiglieri comunali, Andrea Rizza e Giovanni Scucces – sembrerebbe tutto mirato a contrastare i morosi e diminuire la percentuale di evasori con l’obiettivo finale di avere una maggiore equità sociale.
Quello che invece si sta portando avanti è un aumento fittizio delle entrate di bilancio attraverso una ripetuta richiesta illegittima di denaro ai cittadini
che sta già portando ad innumerevoli controversie e ricorsi degli utenti nei confronti del comune con conseguente aggravio di costi per le casse comunali. Nel dettaglio l’amministrazione comunale sta chiedendo il pagamento di cospicue somme derivate da un principio assurdo per il quale tutto il pregresso di consumo idrico non pagato viene considerato come se fosse stato effettuato interamente nel 2016 con l’applicazione delle aliquote previste per l’anno 2016 anche per consumi avvenuti oltre 10 anni fa. Considerato che i morosi dovranno giustamente pagare le sanzioni previste dalla norma non si condividono le modalità dell’azione intrapresa. Chiedere il dovuto è certamente condivisibile ma chiedere somme illegittime no.
I due esponenti di opposizione chiedono se ad inizio 2016 sono state effettuate le letture dei contatori e se queste segnavano una valore nullo di consumo di acqua; quali riflessi avrà tale stato di cose sul bilancio di previsione annuale; quali sono le azioni che intende intraprendere l’amministrazione comunale a seguito di questa segnalazione al fine di: regolarizzare la situazione ed evitare la richiesta illegittima di denaro che porterà a maggiori costi a seguito dei ricorsi che faranno gli utenti.