“La buona scuola” riformata da Renzi, sen. Mauro (FI): “Pensare a piano di rientro per i docenti ‘confinati’ al Nord”

giovanni mauro

“A una settimana esatta dall’inizio dell’anno scolastico, non poche sono le critiche che è possibile muovere al lavoro fatto dal Governo, Renzi prima e Gentiloni ora, sulla legge 107/2015. La cosiddetta “buona scuola” renziana che di buono ha prodotto ben poco”.

E’ la posizione del commissario di Forza Italia per la provincia di Ragusa, sen. Giovanni Mauro, Segretario alla Presidenza di Palazzo Madama.
“Già lo scorso anno si sono verificate difficoltà di varia natura – spiega – soprattutto per quanto concerne assegnazioni, supplenze e trasferimenti di docenti. Il Sud è l’area che ha subito maggiormente gli effetti della per niente “buona” riforma che non ha minimamente tenuto in conto le esigenze degli studenti oltre che degli insegnanti. Sono moltissimi, anche in provincia di Ragusa, i docenti che sono stati costretti a un trasferimento forzato. Il PD ha posto i lavoratori nella condizione di sottostare a una sorta di ricatto lavorativo rispetto al quale poco hanno potuto fare se non subire. Bere o affogare”.
“Inutile sottolineare le ovvie conseguenze di una simile politica, cominciando dalle famiglie smembrate per inseguire una certezza lavorativa – continua il senatore di Forza Italia – risvolti negativi generati da un’ingannevole pubblicità sull’utilizzo delle Graduatorie ad Esaurimento che hanno indotto centinaia di docenti a presentare domanda d’assunzione. Ennesimo spot del centrosinistra per accaparrare consensi, come i famosi 80euro di mancia elettorale ideati dal segretario dem”.
“Occorre ora pensare a come far tornare a casa le tante vittime di questa ‘truffa nazionale’ – conclude Mauro – docenti trasformati in ‘personale in esilio’ nei confronti dei quali è necessario individuare un piano specifico del quale intendo discutere direttamente con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale e che oltre ai lavoratori possa tutelare la qualità dell’insegnamento rivolto agli studenti”.

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