L’accordo firmato dal sindaco di Modica con le organizzazioni sindacali il 26 agosto, finalizzato ad un improbabile recupero dei ritardi da parte dell’Amministrazione Comunale, prevedeva entro il 10 agosto lo stipendio di giugno ed entro il 10 settembre il pagamento del mese di luglio: lo stipendio di giugno è stato pagato il 23 agosto, mentre non vi è traccia di quello di luglio.
“A dispetto delle recenti ottimistiche dichiarazioni che hanno accompagnato l’approvazione del bilancio di previsione 2017, con sei mesi di ritardo ed un commissariamento – denuncia il consigliere comunale di Sel, Vito D’Antona – Abbate è costretto a confrontarsi con una durissima situazione finanziaria senza precedenti.
Nessuna possibilità di ripresa, peraltro, può venire dal bilancio preventivo approvato martedì in Consiglio.
Come ampiamente dimostrato in aula dai consiglieri di opposizione, lo strumento contabile si caratterizza per la presenza di ardite previsioni di entrate che non potranno mai essere riscosse, come già avviene da alcuni anni, da una sottostimata previsione di spesa, che inevitabilmente potrebbe produrre debiti fuori bilancio, e da una utilizzo costante e predeterminato dell’anticipazione di cassa, tutte condizioni queste nettamente contrarie alle prescrizioni della Corte dei Conti che hanno riguardato il Piano di riequilibrio.
Abbate non può più rimuovere la questione finanziaria, né può più tentare di distrarre l’opinione pubblica con spettacoli, strade da asfaltare o sopralluoghi in cantieri: la realtà è quella di persistenti ritardi nei pagamenti, dai dipendenti del Comune alle cooperative sociali alla Spm, ai fornitori.
Perfino quello che era un vanto dell’Amministrazione Abbate, gare d’appalto con numerosi concorrenti per una presunta solvibilità recuperata dal Comune di Modica, è stata messa in discussione, come nel caso della gara andata deserta per il servizio del trasporto scolastico a solo qualche giorno dall’apertura delle scuole.
Sulla prolungata assenza dell’Assessore al Bilancio dalle riunioni di Giunta per tutto il mese di agosto e in occasione dell’ultima riunione del Consiglio sul bilancio, la città e i consiglieri pretendono dal Sindaco la verità; il persistente silenzio sulle eventuali dimissioni, in assenza di informazioni e trasparenza, legittima a dedurre di una possibile posizione critica di Giannone sulle scelte finanziarie del Sindaco; se così fosse non sottovalutiamo la gravità del fatto.
Dopo quattro anni di amministrazione, siamo ad un punto di non ritorno:il fallimento di Abbate sul risanamento finanziario è evidente”.