“Crocetta ha deciso di mandare a casa 8000 operatori della Formazione. Significa 8000 famiglie sul lastrico. Enti chiusi e lavoratori a casa. Questo il risultato di provvedimenti da censurare. Ad oggi, anziché immettere i lavoratori in un nuovo circuito costituendo un’agenzia regionale in grado di fare ripartire i corsi, tutto continua a tacere”.
A denunciarlo è l’on. Orazio Ragusa il quale spiega che il mondo della Formazione si divide in interventi, costituiti dai corsi di formazione, ed in servizi ossia gli ex sportelli multifunzionali. “Il danno, oltretutto – continua l’on. Ragusa – non è solo dei lavoratori ma anche dell’utenza che non può usufruire della formazione in Sicilia, così come non usufruisce delle politiche attive del lavoro all’interno dei centri per l’impiego. E’ inconcepibile che la Regione abbia prima formato con soldi propri e con un concorso interno del personale questi lavoratori e dopo averli inseriti all’interno del circuito, dopo anni di esperienza e di servizio, li abbia rimandati a casa. Esistono delle garanzie contrattuali che devono essere rispettate. E’ vero che il settore ha bisogno di una riforma che metta nelle condizioni di organizzare corsi per i futuri lavoratori veramente efficaci che rappresentino l’anticamera dell’attività lavorativa. Ecco perché il mio obiettivo, in tal senso, è quello di creare dei corsi che costituiscano un collegamento con il mondo del lavoro, un mezzo che oltre a formare i futuri lavoratori, li metta in contatto con il tessuto imprenditoriale. E’ assolutamente indispensabile che tutti gli operatori del settore siano tutelati con la creazione di una struttura più snella e più funzionale che permetta alla Formazione di riacquistare quel ruolo fondamentale che le compete. I lavoratori meritano delle risposte chiare e mi impegnerò perché ciò avvenga nel rispetto della dignità di ciascuno di essi”.