Regionali 2017. Santoro e Musumeci: “Ridare dignità al terzo settore”

santoro-musumeci

“Una presenza più incisiva del volontariato e dell’associazionismo all’interno delle scelte del Governo Regionale”. Questo l’impegno che Paolo Santoro, candidato alle elezioni regionali nella lista #Diventeràbellissima, ha chiesto a Nello Musumeci, in corsa alla Presidenza della Regione Sicilia. Santoro, ha incontrato Musumeci per confrontarsi sulle problematiche che riguardano il mondo del sociale ed il terzo settore. Un mondo importante che racchiude famiglie,

giovani e lavoratori. Nello Musumeci, ha sottolineato, come ad oggi il volontariato non è stato considerato una risorsa ma un peso per il Governo Regionale, ne è un esempio, la Consulta del volontariato, costituitasi qualche anno fa e mai insediatasi. Occorre quindi dare un segnale forte di discontinuità con il governo precedente. Paolo Santoro, grazie alla sua decennale esperienza, ha richiesto a gran voce maggiore legalità sottolineando che ” Ad oggi questo termine non è stato inserito nel decreto legislativo del codice del terzo settore voluto dal Governo Renzi”. Il candidato alla Presidenza della Regione si è impegnato a ridare dignità a questo settore, attuando concretamente una sburocratizzazione degli uffici preposti, una ricognizione sulla risorsa volontariato in tutti i settori dalla protezione civile alla sanità, una predisposizione delle risorse economiche gestite dalla Regione in funzione delle necessità concrete di ogni singola associazione, la formazione del volontario che deve essere in grado di gestire le emergenze. Insomma, un impegno concreto quello portato a casa da Santoro. “E’ necessario – ha dichiarato Musumeci- stringere un patto reciproco di collaborazione per far sì che il mondo del volontariato torni ad essere fiore all’occhiello della Sicilia.” “Perché, conclude Santoro, si chiama terzo settore ma non è secondo a nessuno!”

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa