Sono stati condannati a complessivi 12 anni e quattro mesi di reclusione i tre vittoriesi attestati dalla Guardia di Finanza nel mese di ottobre del 2016, a conclusione di un’articolata attività info-investigativa, quando fu individuata e sottoposta a sequestro, in Contrada Bonincontro a Vittoria, una piantagione di “cannabis indica” costituita da circa 3.000 piante allo stato adulto ed in piena fioritura. Il Gup del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, ha inflitto 4 anni e 4 mesi a Vincenzo Messinese, quattro mesi in meno a Giuseppe Licata e Stefano Tumino. Era stato prosciolto, invece, un quarto soggetto. Il processo si è celebrato col rito abbreviato. La pubblica accusa era rappresentata da Giulia Bisello che aveva chiesto la stessa pena inflitta dal magistrato. I finanzieri di Ragusa e di Vittoria
avevano scoperto due serre collocate in una vasta area di oltre 10.000 mq, ben più grande di un campo da calcio, adibita formalmente a coltivazione di ortaggi che camuffavano e nascondevano una grossa piantagione di marijuana, costituita da piante aventi un’altezza media tra i 120 ed i 210 cm.
Al momento dell’intervento, erano stati trovati sul posto, intenti alla potatura degli arbusti pienamente fioriti, i quattro vittoriesi, tutti tratti in arresto in flagranza di reato. Nell’area era presente anche un caseggiato rurale, all’interno del quale gli investigatori avevano rinvenuto e sequestrato centinaia di piante essiccate e pronte per la commercializzazione, nonché notevoli quantitativi di fertilizzanti, utilizzati per la fase di preparazione del terreno e per le successive cure delle piante.
I quattro erano stati arrestati per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del magistrato di turno, associati alla Casa Circondariale di Ragusa.