Il segretario della Camera del lavoro, Nicola Colombo, in una nota denuncia la cattiva gestione delle cartelle TARI a Pozzallo per gli anni che vanno dal 2014 al 2016 che si basano su una delibera dichiarata illegittima. Questo è il testo del documento:
“In questi giorni numerosi cittadini ci hanno chiamato ad intervenire sulla vicenda delle cartelle TARI riferite agli anni 2014, 2015 e 2016 chiedendoci ad una presa di posizione finalizzata a fare chiarezza sulla problematica dell’avvenuto calcolo che ha portato, negli ultimi tre anni, alla emissione dei bollettini di pagamento e dunque della somma da pagare, se non già pagata.
Da una ricerca condotta dal Sindacato – anche alla luce della più recente determina comunale, la n. 129 dell’11 novembre 2017 – si evince che il Comune di Pozzallo continua ad essere chiamato a pagare le spese dei ricorsi presentati dai cittadini contro le cartelle TARI notificate.
Anche da questo singolo atto si conferma il fatto che la Commissione Tributaria provinciale è propensa ad accogliere i ricorsi (come finora ha fatto per tutti quelli presentati) in quanto il calcolo per i pagamenti non solo per il 2014 ma anche per il 2015 e 2016 è stato effettuato su una deliberazione – quella del 2014, appunto – dichiarata illegittima.
Constatato dunque che dal 2014 in poi alcuna nuova delibera di determinazione del calcolo è stata fatta, riteniamo grave il fatto in sé, e ancor più grave che, ricorrendo alla Commissione, il Comune venga chiamato a pagare le spese.
Ciò significa che i cittadini non solo avranno un motivo in più per non pagare ma anche, all’arrivo della cosiddetta “ busta nera”, saranno costretti a presentare ricorso certi che la Commissione Tributaria darà loro ragione condannando il Comune di Pozzallo alle spese.
Al fine di evitare l’incancrenirsi della situazione, ed anche per dirimere una questione controversa e contraddittoria, la Camera del Lavoro chiede un incontro urgente al Sindaco e all’Assessore al Bilancio, chiamati a farsi promotori di una conferenza di servizio che veda coinvolti, oltre a dirigenti e funzionari comunali preposti, le rappresentanze sindacali datoriali e dei lavoratori, i sodalizi e le associazioni degli utenti-consumatori.
Continuare ad operare nell’ambiguità e nell’illegittimità degli atti sarebbe oltre che dannoso, grave e irresponsabile, in quanto per le già disastrate casse comunale sarebbe ripiegare verso un rimedio che ancora una volta si dimostrerà peggiore del male!”