Commercialista si appropria del denaro di un imprenditore. Modica, condannato a nove mesi di reclusione

de-bernardin-lucia_0Nove mesi di reclusione e risarcimento danni in favore della parte civile da quantificarsi in separata sede, oltre all’interdizione dall’attività professionale svolta per nove mesi. Finisce così il processo penale celebrato dal giudice monocratico Lucia De Bernardin, contro il commercialista modicano Giorgio Di Martino, accusato di appropriazione indebita da un imprenditore locale. I fatti furono denunciati nel mese di gennaio dello scorso anno. La parte offesa, R.G. costituitasi in giudizio attraverso l’avvocato Giovanni Favaccio, lamentava fatti inerenti i rapporti tra la propria azienda ed il suo commercialista, Di
Martino per l’appunto. In sostanza, secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe consegnato in un primo caso la somma di diecimila euro al professionista per versare la quota Ici, cosa che Di Martino non avrebbe fatto. In un’altra circostanza, il commercialista avrebbe sollecitato il suo cliente, la consegna di un’ulteriore somma per pagare altri contributi. La parte lesa gli avrebbe portato un assegno di 240 euro. Secondo quanto ha sostenuto l’avv. Favaccio, il Di Martino avrebbe modificato l’importo, aggiungendo un altro zero e facendo lievitare a 2.400 euro. Solo che l’imprenditore, prima di consegnare il titolo di credito all’imputato aveva provveduto attraverso la sua segretaria a fotocopiarlo con l’importo reale. Così si è potuta produrre prova documentale. Alla luce di ciò il magistrato giudicante ha sentenziato per la condanna, così come aveva del resto chiesto anche il pubblico ministero, Veronica Di Grandi.

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