Un commerciante ragusano ha tentato di darsi fuoco davanti al Palazzo della Prefettura. L’episodio che rappresenta la disperazione che si vive tra taluni esercenti per le difficoltà economiche in cui l’esercente di Marina di Ragusa si trova alimentate dalla mancata concessione di un finanziamento da parte di un istituto di credito, si è registrato ieri pomeriggio. Un fatto che dimostra quanto sia labile il filo che divide gli operatori economici, anche del nostro territorio, dal compiere gesti di un certo clamore. C’è più di una ragione per esprimere grave preoccupazione. Il presidente provinciale di Confcommercio Ragusa, Angelo Chessari, dopo aver appreso del fatto, esprime preoccupazione. “Si tratta di un episodio sicuramente limite – afferma Chessari – che però denota uno stato di cose destinato a determinare un allarme sociale di non poco conto. Non entriamo nel merito della questione ma diciamo solamente che fatti del genere devono essere letti nella maniera dovuta, in quanto gli stessi rischiano di ripetersi con una certa ciclicità anche in una provincia da tutti ritenuta tranquilla come la nostra”.
Stesso grado di preoccupazione viene manifestato dal presidente della sezione Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo, il quale, anche a nome del direttivo, in più di una occasione aveva lanciato segnali d’allarme in tale direzione. “Tutto quanto avevamo detto in questi ultimi mesi – spiega Sorbo – ha delle radici profonde e ben fondate. Esiste l’allarme, esiste, tra gli operatori economici, la preoccupazione di non farcela perché il quadro complessivo, ogni giorno che passa, diventa più grave. Chiediamo, quindi, che si possa tornare a discutere in maniera seria ed approfondita di determinate tematiche per evitare che la situazione possa sfuggire di mano”.