Trivellazioni petrolifere nel Val di Noto Il «fronte del no» si appella alla Regione

NOTO. Il Val di Noto devastato dalle trivellazioni petrolifere? Da Noto parte la risposta dei sindaci dei comuni per bloccare il temuto scempio in uno dei territori più belli d’Europa. Per tutti la parola d’ordine è una: non autorizzare l’inizio dei lavori di perforazione nei comuni del Val di Noto interessati dal progetto di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi. E’ la battaglia che parte da Noto, dove, lunedì sera, si è tenuta una seduta straordinaria aperta del consiglio comunale allargato a sindaci, presidenti dei consigli, delle province, ai deputati regionali della provincia e ai “No-triv”. Il pienone, per la verità, non c’è stato, ma i presenti- tra questi i sindaci di Modica, Piero Torchi, di Rosolini Giovanni Giuca, e di Noto, Michele Accardo, il deputato regionale Roberto De Benedictis, il presidente della Provincia regionale di Siracusa, Bruno Marziano, l’assessore provinciale Paolino Uccello, l’assessore all’ambiente del comune di Caltagirone, il presidente del consiglio comunale di Noto, Michele Vinci (che ha presieduto i lavori), e una buona rappresentanza di assessori e consiglieri – sono stati chiari. La conferma arriva dalla mozione votata a tarda sera con cui i rappresentanti dei Comuni e delle Province chiedono alla Regione Siciliana “di mettere in atto ogni provvedimento atto ad annullare o revocare i permessi già concessi e a non concederne di nuovi”. E c’è stato chi ha ricordato che l’Unesco – siamo in terre preservate da attacchi – ha più volte manifestato contrarietà a tali ricerche nel Val di Noto. Oggi il fronte dei “no” è senz’altro più ampio rispetto a qualche anno addietro, quando sull’argomento si registravano posizioni differenti. Una circostanza messa in evidenza dal sindaco, Piero Torchi, che ha sì chiamato in causa l’allora assessore regionale all’Industria, Marina Noè, ma non ha risparmiato critiche a destra e manca, ricordando “il codardo voto trasversale della scorsa estate, allorquando i deputati regionali nel segreto delle urne penalizzarono e mortificarono la Sicilia. E come non ricordare la posizione, favorevole alla ricerca e alla estrazione di idrocarburi, del sindaco di Ragusa”? Con lui d’accordo i sindaci di Rosolini, e di Noto: “Ci opporremo all’inizio dei lavori di perforazione”.

VINCENZO ROSANA

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa