Non è stato convalidato l’arresto di Larzeg Hassen, 43 anni, tunisino, operato sabato sera, poche ore dopo l’incidente stradale che è costato la vita al diciassettenne vittoriese Giuseppe Manoforte. Lo straniero, con regolare permesso di soggiorno, è finito in cella con l’accusa di omicidio colposo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza alcoolica.
Il gip Claudio Maggioni ha accolto la richiesta dell’avvocato difensore Franco Vinciguerra, essendo trascorse le 48 ore tra l’arresto e la richiesta di convalida. Secondo quanto sostenuto dalla difesa, gli atti sarebbero arrivati qualche ora dopo. Il giudice, però, anche alla luce delle nuove norme sulla guida in stato di ebbrezza, ha disposto per il tunisino la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il test alcolemico effettuato in Ospedale ha evidenziato un tasso etilico nel sangue di 2,20 milligrammi per litro: un dato superiore di oltre quattro volte al massimo consentito.
A stringere le manette attorno ai polsi di Hassen sono stati gli uomini del Commissariato di polizia e quelli della Polizia municipale. Intorno alle 21.30, il tunisino è stato prelevato dal reparto di Medicina generale del Guzzardi, dove era stato ricoverato dopo l’incidente, e accompagnato negli uffici del Commissariato. Qui i poliziotti, in collaborazione con i caschi bianchi, hanno compiuto gli atti propedeutici all’arresto; nella tarda serata di sabato, Hassen era entrato nel carcere di Ragusa, a disposizione del sostituto procuratore Marco Rota. Martedì mattina il tunisino è tornato a casa, seppur ristretto ai domiciliari.