Le quattro ore di sciopero proclamate dalla CGIL hanno visto a Ragusa la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori nella sala auditorium dell’Asi a partire dalle ore 10.00. L’astensione dal lavoro ha registrato una serie di interventi conclusi dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola. La relazione introduttiva è stata tenuta da Paolo Rizza, neo segretario generale della Filctem provinciale, il quale ha denunciato lo stato di crisi del settori produttivi, senza eccezione alcuna, e la mancanza di un rilancio delle attività che si connettono al pubblico impiego e a quello privato con un Governo che di tutto si occupa tranne che dei problemi del Paese. Molto più grave la situazione in provincia di Ragusa dove in tutti i settori di attività, questo territorio era considerata un’isola felice, registrano indici di disoccupazione assai preoccupanti. Enzo Campioni dello Spi ha rimarcato la necessità di una detassazione per i redditi del pubblico impiego e i pensionati perché questa operazione fiscale consentirebbe di aumentare i consumi e quindi determinare le condizioni di una ricaduta economica positiva complessiva su tutto il Paese. Ma il governo Berlusconi è rimasto sordo ad una proposta da tempo avanzata dalla CGIL ai vari livelli. Peppe Scifo, segretario della Camera del lavoro di Vittoria, ha annunciato lo sciopero generale in Sicilia del settore agricoltura con data ancora da definire. La crisi del settore è gravissima ma le soluzioni sono a portata di mano. E’ necessario agire sulla filiera di produzione e ci si accorge che chi paga le conseguenze di una politica speculativa sul prodotto è proprio l’anello della catena più debole ovvero il bracciante e chi è addetto alla produzione. Giovanni Avola, nelle conclusioni, ha sferrato un attacco feroce al Governo che attenta ad uno dei capisaldi dello Statuto dei lavoratori ovvero l’art 18 . Il giudice di merito viene sostituito da un arbitro che dovrà decidere il licenziamento senza giusta causa. Chi lo nomina, che cosa rappresenta questo arbitro? Non si sa, ha detto Avola .E’ un vero e proprio assalto mortale all’art 1 della costituzione e allo spirito della statuto dei lavoratori. La CGIL si opporrà con tutte le forze, dopo averlo fato con la manifestazione nazionale del 2002, adendo il ricorso alla Corte Costituzionale non appena la legge sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. Il segretario generale ha chiamato la CGIl di Ragusa alla mobilitazione. Lo stato di crisi della provincia è molto preoccupante con indici mai visti prima d’ora nel mentre le ore di cassa integrazione lievitano dimostrando la vera situazione che sta vivendo il territorio. Necessario uno scatto di orgoglio per superare questo impasse. Il Patto per lo sviluppo, la coordinata politica lanciata nell’ultimo congresso provinciale, potrebbe essere lo strumento da dove iniziare la risalita.