L’amministrazione comunale propone l’aumento di un punto dell’ Imposta comunale sugli immobili per dare respiro al bilancio. La proposta è stata portata all’attenzione della conferenza dei capigruppo consiliari, riunitasi pochi minuti prima della seduta del Consiglio. I rappresentanti consiliari, dunque, hanno chiesto un rinvio della stessa seduta per lunedi, alle 17, per un approfondimento sul bilancio di previsione 2006 attese le nuove proposte illustrate dall’amministrazione alla conferenza dei capigruppo ed ai sindacati aziendali. La quota Ici, dunque, dovrebbe avere una media di 37 ed un massimo importo di 88 euro. In questo modo l’amministrazione comunale recupererebbe un milione di euro da destinare ai dipendenti ed al personale contrattista. Non è escluso che, sull’aumento dell’Ici, si possa sviluppare un dibattito in consiglio comunale. Probabilmente, l’opposizione si asterrà dal votare la proposta, mentre il consigliere indipendente, Giovanni Rosa, ha proposto altre riduzioni che incidono negativamente sul bilancio dell’Ente. «Potremmo tagliare le spese per l’Università – spiega il consigliere Rosa – e realizzare un polo universitario che sia veramente consono alle esigenze del territorio, qual’è la facoltà per il restauro dei beni monumentali. Ho proposto, inoltre, di diminuire le spese telefoniche, quelle che riguardano l’energia elettrica ed i carburanti e, infine, rimodulando i contratti con la società mista Modica Multiservizi, ci potrebbe essere un notevole risparmio». Il Comune, in questi ultimi quattro anni, non ha aumentato alcuna tassa rispetto agli altri comuni della provincia. Ha introdotto soltanto il canone di manutenzione idrico che sarà addebitato nella prossima bolletta, per un ammontare di 21 euro e 50 centesimi, prevedendo l’esenzione per quelle famiglie che hanno un reddito Isee di ottomila euro. I tagli nei trasferimenti statali e regionali, però, stanno mettendo in gravi difficoltà gli Enti che non riescono più a garantire i servizi essenziali. Da qui la proposta di aumentare l’Ici ma anche quella di eliminare le spese definite "discrezionali".
Loredana Modica