Aveva investito volontariamente uno scooterista che l’aveva sorpassato. Modica, condannato un pensionato

levanti-sandraAveva tentato di investire un giovane scooterista che poco prima lo aveva sorpassato. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Levanti, presidente, De Bernardin e Manenti, a latere)lo ha condannato ad un anno e sei mesi di reclusione, al risarcimento danni da quantificarsi in separata sede, al pagamento di una provvisionale di duemila euro e delle spese processuali. Si è concluso in questi termini il processo nei confronti del modicano Giorgio Spadaro, 72 anni, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, che in origine era accusato di tentato omicidio aggravato, reato derubricato in lesioni personali gravissime a seguito dei fatti verificatisi il 29 novembre 2007. L’uomo si era reso protagonista di un episodio increscioso che per poco non si era concluso nel dramma. Uno scooterista minorenne, i cui genitori si sono costituiti in giudizio attraverso l’avvocato Fabio Borrometi, si stava recando, a bordo del proprio ciclomotore, a Frigintini, la frazione dove risiede. Ad un certo punto, aveva avuto l’opportunità per sorpassare una Peugeot 106. Da quel momento erano iniziati per lui drammatici minuti. Il conducente dell’utilitaria, il pensionato per l’appunto, molto probabilmente non gradendo il sorpasso, si era messo all’inseguimento del ciclomotore, tentando di speronarlo. Il ragazzo, aveva cercato di sottrarsi in tutti i modi all’ira dell’automobilista che aveva continuato ad inseguirlo. La vittima era riuscita, finanche a seminare l’auto ed aveva trovato rifugio in una stradina secondaria, dove si era nascosto. Dopo una decina di minuti, pensando che il pensionato avesse desistito dai propri propositi, era ripartito verso casa ma, come accade in un noto film di Spielberg, improvvisamente, si era accorto che la Peugeot era ancora alle sue costole e che continuava nel tentativo di investirlo. Il ciclomotore, giunto a Frigintini, era stato, però raggiunto dall’auto ed investito, tant’è che il minore aveva sbattuto violentemente la testa ed il casco si era spaccato in due. Dall’auto era sceso l’inviperito anziano che aveva cercato di aggredire il malcapitato. Fortuna ha voluto che l’impatto fosse avvenuto nei pressi dell’abitazione del giovane che, messosi a gridare, aveva richiamato l’attenzione del padre. Il genitore si era precipitato fuori di casa, mettendosi a difesa del figlio e chiamando, contemporaneamente i carabinieri della locale stazione. Il pensionato era stato obbligato a sottoporsi, successivamente, ad accertamenti clinici dai quali era risultato essere in stato di ebbrezza(gli fu ritirata la patente di guida). Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, aveva chiesto la derubricazione del reato e la condanna ad un anno di reclusione.

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