Si veste di umiltà e chiede pubblicamente scusa ai due poliziotti che all’epoca lo denunciarono. Un atto che è stato recepito positivamente dagli agenti che, dunque, hanno ritirato la querela. Per un giovane modicano, G.C., 22 anni, è finito bene il processo a suo carico per un episodio verificatosi il 9 aprile del 2007. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, si è pronunciata per “non doversi procedere”, riconducendo l’episodio una minaccia semplice, come aveva invocato nel corso dell’arringa conclusiva il difensore dell’imputato, l’avvocato Salvo Maltese, che certamente avrà contribuito all’esame di “coscienza” del giovane che aveva indotto quest’ultimo, nella precedente udienza a chiedere scusa ai due poliziotti del locale Commissariato, Antonino Blandino e Roberto Battaglia, i quali da buoni padri di famiglia hanno dato, accettando l’atteggiamento “riparatorio” dell’imputato, un segnale di distensione. Due anni fa, l’interessato era stato soggetto a controllo da parte di una pattuglia. Era insieme con altri coetanei. Secondo l’accusa, aveva manifestato segnali di insofferenza verso i due agenti, fino a minacciarli con frasi del tipo “Verrà il giorno che vi ricambierò”. Dopo le rituali procedure dal Commissariato partì una dettagliata relazione alla Procura della Repubblica e per il ventiduenne scattarono le accuse di minacce e violenza a pubblico ufficiale. Una volta che gli agenti avevano ritirato la querela e che le minacce erano state ricondotte nella forma “semplice”, per l’imputato il processo si è concluso positivamente.
RAVVEDERSI RIPAGA. GIOVANE MODICANO ASSOLTO DOPO AVERE CHIESTO SCUSA AI POLIZIOTTI
- Giugno 8, 2007
- 2:56 pm
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