TENTATO FURTO A MODICA. UN RAGUSANO PATTEGGIA LA PENA

Alla fine non ha avuto scelta perché i fatti erano palesi. Ieri mattina, infatti, l’imputato, Giovanni Vespa, 36 anni, ragusano, attraverso il proprio difensore di fiducia, l’avvocato Gianluca Gulino, ha chiesto al magistrato giudicante di essere ammesso al rito alternativo del patteggiamento per il quale non c’è stata opposizione da parte del pubblico ministero, Diana Iemmolo. Così il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, ha ammesso la richiesta concordando sulla pena patteggiata e condannato l’uomo ad un anno di reclusione e seicento euro di multa. Vespa era stato arrestato dagli agenti del Commissariato di polizia nel mese di ottobre dello scorso anno dalla polizia per tentato furto aggravato. Era rimasto in carcere perché non si era deciso ad ammettere i fatti, per avere tentato di rubare in un esercizio commerciale di Via Nazionale, al Quartiere Sacro Cuore. L’uomo, con diversi precedenti, in particolare per rapina e furti, la notte di un fine settimana di ottobre era stato sorpreso da una pattuglia del locale Commissariato, nei pressi del negozio di ferramenta di proprietà di Rosario Terranova. Alla vista della pattuglia, Vespa aveva tentato la fuga, ma era stato raggiunto e bloccato. Durante la perquisizione personale all’interno della tasca dei pantaloni, gli erano stati trovati un giravite ed una torcia elettrica che, secondo gli inquirenti, aveva poco prima utilizzato per il tentativo di consumare il furto. Nell’esercizio preso di mira era stata rilevata l’effrazione della porta-vetrata d’ingresso nonché la forzatura della serratura con un danno di circa trecentocinquanta euro.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa