Modica. Trovata cocaina nella sua auto. Arrestato, processato ed assolto un 49enne

Cocaina nascosta all’interno dell’auto. La perquisizione dei carabinieri non gli ha dato altra possibilità se non quella di finire in una cella dell’Istituto Penitenziario di Piazza Gesù. In manette è finito Giuseppe Occhipinti, 49 anni, residente a Modica Alta. I carabinieri la scorsa mattina si sono presentati nella sua abitazione per effettuare una perquisizione domiciliare. Poca cosa, a parte la quantità delle banconote che l’uomo aveva nella tasca dei pantaloni. I militari dell’Arma nell’appartamento hanno rinvenuto aspirina ed altra sostanza farmaceutica che spesso viene utilizzata per tagliare la droga. Poi la perquisizione personale che ha fatto rilevare il possesso di una somma di duemiladuecento euro che i carabinieri hanno ritenuto provento dello spaccio di droga poichè non hanno ritenuto possibile essere somma derivante dal suo lavoro di carpentiere. A questo punto si è passati alla perquisizione del garage dove non è saltato fuori nulla. L’ultima attenzione è stata diretta all’autovettura che si trovava all’interno del locale, la Fiat Panda di proprietà dello stesso Occhipinti. Qui è stato rinvenuto un involucro all’interno del quale si trovava confezionata cocaina per circa 1,30 grammi. A questo punto i militari, agli ordini del comandante Alessandro Loddo, non hanno più avuto dubbi ed hanno trasferito l’uomo presso la Compagnia di Via Resistenza Partigiana dove, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri sarebbero andati a colpo sicuro a controllare Occhipinti che, dunque, si presume fosse già sotto osservazione. La sostanza vietata rinvenuta è stata sottoposta a sequestro. Ieri mattina l’uomo è stato processato per direttissima dal giudice unico, Lucia De Bernardin, che, addirittura, lo ha assolto perché il fatto non sussiste. Le analisi sulla sostanza hanno evidenziato che c’erano, nell’involucro, solo tracce di cocaina e che era quasi assente il principio attivo. Con questi elementi in mano il difensore dell’uomo, l’avv. Giuseppe Pellegrino, ne ha chiesto l’assoluzione nonostante la richiesta di condanna ad un anno e 3 mila euro di multa del pubblico ministero, Diana Iemmolo.

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