Prosegue senza tregua l’attività della Guardia di Finanza di Ragusa, finalizzata al contrasto del gioco d’azzardo. Nell’ambito di tale attività, è stato effettuato un capillare monitoraggio del territorio, che ha consentito l’individuazione di altre due agenzie di raccolta-scommesse che operavano apparentemente in modo legale ma in realtà risultavano sprovviste delle necessarie autorizzazioni.
I militari del Nucleo Mobile della Tenenza di Modica hanno effettuato uno specifico intervento in pregiudizio di due centri di raccolta scommesse privi di qualsiasi autorizzazione all’esito del quale è stata sottoposta a sequestro attrezzatura informatica utilizzata per le giocate online e documentazione attestante l’esercizio abusivo della raccolta scommesse. I titolari delle due attività sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Modica.
L’illecita attività veniva svolta in locali nel pieno centro cittadino, nel rispetto apparente di tutte le prescrizioni di legge.
Le Fiamme Gialle hanno però notato il continuo accesso di persone presso tali centri e l’estrema rapidità nella raccolta delle giocate, senza alcuna comunicazione degli estremi del conto di gioco da parte degli scommettitori.
Le norme vigenti prevedono, infatti, che i giocatori debbano aprire un proprio conto per le scommesse, fornendo tutti i dati personali, onde garantire la massima trasparenza e tutela della legalità.
Diversamente i centri oggetti del controllo individuate dai finanzieri non solo operava in assenza di autorizzazione, ma consentiva agli scommettitori di effettuare scommesse, tramite collegamento internet, utilizzando conti di gioco di persone diverse, nello specifico quelli del titolare dell’esercizio in violazione della normativa vigente che vieta l’intermediazione nelle scommesse sportive in mancanza dell’idonea autorizzazione dei Monopoli di stato e dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Si rappresenta, infine, che negli ultimi sei mesi, dalla Guardia di Finanza di Ragusa, sono stati effettuati:
nr. 13 interventi;
nr. 7 chiusure;
nr. 15 segnalazioni all’Autorità Giudiziaria;
nr. 46 apparecchi elettronici sequestrati.