CONSIGLIO. Convocata per lunedì una seduta aperta Cartelle pazze, il sindaco incalza: «È ora di discutere apertamente»

Costretto a ricorrere alle minacce il sindaco, Piero Torchi, per trovare una soluzione all’allarmante vicenda delle "cartelle pazze". Il primo cittadino non fa nomi ma parla di organi istituzionali che non vogliono affrontare il problema minacciando una protesta di piazza. Ieri, Piero Torchi ha chiesto al presidente del consiglio comunale la convocazione della civica assise in adunanza aperta al fine di discutere sulla problematica. Il presidente, Enzo Scarso, ha già diramato le convocazione per una seduta del massimo consesso cittadino per lunedì 3 luglio al­le ore 20.00. Sono invitati a presenziare i parlamentari nazionali e regionali della provincia di Ragusa, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, la Chiesa. "Questa richiesta – commenta il sindaco- viene su sollecitazione ferma e decisa dei singoli commercianti, artigiani, delle associazioni di categoria, delle associazioni che tutelano i consumatori per fare in modo di far conoscere al grande pubblico quello che sta avvenendo nel mondo delle riscossioni non solo di Stato ma anche dei concessionari. Registro il silen­zio assordante di quanti, fino ad oggi, pur ricoprendo incarichi istituzionali importanti non hanno voluto intervenire e nel tentativo di combattere un’attività di natura lobbistica che sta iniziando a tutela di procedure che, certamente, non vanno a tutelare l’interesse del cittadino e non assecondano lo sviluppo di una delle parti della Sicilia, che pur essendo maggiormente colpita negli ultimi anni da eventi calamitosi ha dimostrato di sapersi risollevare. Non è più tempo di rigidità; è tempo di sedersi attorno un tavolo assieme alla società civile per determinare quali possano essere le soluzioni. Se a questo tavolo -conclude Torchi – qualcuno rifiuta di sedersi allora è bene che il resoconto di ciò che sta accadendo venga fornito non solo nelle ristrette stanze dei palazzi ma venga fornito nelle pubbliche piazze e nei consigli comunali per fare in modo che chi lo riterrà opportuno spo­si una battaglia importante. Bisogna fare in modo che questo appuntamento diventi un’ occasione simbolo che preluda ad una grande manifestazione di piazza a livello provinciale che crea allarme sociale vero e reale su quanto sta accadendo nel sistema delle riscossioni di Stato".(*lm*)

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