Anziché ripristinare lo splendore originario dei monumenti, che difficilmente si può ricostituire, bisogna puntare a conservare quanto pervenutoci. Testimonianze e veri e propri documenti materiali per i quali esiste un obbligo morale. Quale? Quello di trasmetterli alle generazioni future. E’ emerso dal convegno di questa mattina, tenutosi nella Sala degli specchi, al Comune di Vittoria, terzo appuntamento de “La Primavera dell’Architettura”, la manifestazione promossa dall’Ordine degli architetti della provincia di Ragusa, in collaborazione con la Fondazione Arch. e la commissione Focus Cultura, per incontrare la gente e parlare di architettura. Il convegno, sul tema “Il progetto di restauro e riuso dei monumenti”, ha fatto registrare una consistente partecipazione anche per l’alto profilo dei relatori, tutti cattedratici. A moderare i lavori, dopo l’introduzione di Giovanni Gatto della commissione Focus Cultura dell’Ordine, e i saluti dell’assessore comunale Filippo Cavallo, è stato l’architetto Giorgio Battaglia della Sovrintendenza di Ragusa. Gli interventi di Francesco Tomaselli, docente ordinario di Restauro alla facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, che ha parlato del palazzo della Zisa, soffermandosi su ricerche, restauri e scoperte, di Gaspare Massimo Ventimiglia, ricercatore di Restauro per la stessa Facoltà di Palermo, che ha analizzato le nuove frontiere riguardanti la diagnostica per il restauro architettonico, di Riccardo Dalla Negra, docente ordinario di Restauro della facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, che ha analizzato il restauro di fabbriche brunelleschiane come la cupola di Santa Maria del Fiore e la basilica di San Lorenzo, nonché di Emanuele Fidone, docente di Progettazione presso la facoltà di Architettura di Siracusa e la facoltà di Architettura “Aldo Rossi” dell’Università di Bologna, sede di Cesena, che ha chiarito i confini del progetto di riuso facendo riferimento ai lavori realizzati nel palinsesto dell’isola di Ortigia, sono serviti a garantire un confronto diretto con i fruitori dei monumenti.
“Il restauro – ha chiarito Giovanni Gatto – è l’intervento ultimo, adottato dalle varie Amministrazioni locali quando un bene sta ormai per crollare. Se invece attiviamo le procedure per un corretto utilizzo, come accaduto per l’ex centrale elettrica di Vittoria, luogo un tempo di lavoro oggi diventata sala mostre di alto prestigio, avremo raggiunto il nostro obiettivo. Anche se, per far ciò, occorre applicare una manutenzione quasi quotidiana sul monumento. Di restauro preventivo parlava già cinquant’anni fa Cesare Brandi, ex direttore dell’istituto centrale del restauro. E’ la meta verso cui occorre protendere. L’altro aspetto è legato alla rifunzionalizzazione degli edifici. L’adeguamento alle nuove esigenze deve essere dichiarato. Può essere moderno in accordo con le carte del restauro. Ad ogni modo reversibile così da consentire al fruitore di distinguere, in maniera netta, ciò che è vecchio da ciò che è nuovo”.
L’iniziativa è proseguita con “Collateral placement” con la collaborazione del corpo ausiliario della Protezione civile “Caruano” di Vittoria. In piazza Enriquez, proprio dinanzi all’ex centrale elettrica, una installazione, promossa da Pinella Guastella di Focus Cultura, curata da Sebastiano Mortellaro, Mela Salemi, Aldo Taranto e Stefania Zocco che ha permesso di chiarire che “quel che resiste nei centri storici è l’imprinting relazionale, la mappa reticolare simile ai circuiti elettronici. E’ per questo che le popolazioni, nel caso di terremoti distruttivi, non vogliono lasciare le loro case preferendo un’opera di ricostruzione sullo stesso sito”. Da qui l’installazione di tende da campo e cucine da campo posizionate nel centro storico, in funzione, per ospitare i convenuti agli incontri di architettura, gli artisti e la gente del luogo, per l’emergenza.
Inoltre, l’ex centrale elettrica ospita da oggi i lavori della mostra “Progetti di conservazione dell’architettura storica”, a cura del prof. Francesco Tomaselli”, che rimarrà in esposizione sino a sabato 29 maggio.
“La Primavera dell’Architettura”. Convegno a Vittoria su restauro, riuso e manutenzione dei monumenti Mondo accademico e gente comune a confronto “Trasmettiamo alle generazioni future i documenti materiali pervenutici”
- Maggio 22, 2010
- 3:21 pm
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