SCICLI IL TUBO A MARE DEL DEPURATORE GIA’ IN POSA IN CONTRADA SPINASANTA

E’ iniziata la spettacolare operazione di posa del tubo che permetterà di portare i reflui depurati a quasi un chilometro dalla costa. Il depuratore a fanghi attivi necessita di tre mesi di "digestione" per entrare in funzione

Il tubo c’è e si vede. E ha preso la direzione giusta, quella che porta verso il mare. Ha un diametro di sessanta centimetri, viaggerà a dieci metri di profondità sotto il pelo dell.acqua, misurerà ottocento metri, più due appendici di cento metri ciascuna, e sarà la parte terminale di un "apparato digerente" che per entrare a regime ha bisogno di tre mesi. Stiamo parlando del Parf, il Piano di Attuazione della Rete Fognaria della fascia costiera di Scicli, il cui depuratore a fanghi attivi avrà bisogno di una combustione di circa novanta giorni, dal momento della definitiva posa del tubo a mare, per entrare in funzione. In questi giorni in contrada Spinasanta, tra Donnalucata e Cava d’Aliga, nei pressi della foce del torrente Modica-Scicli, sono iniziati i lavori di assemblaggio del lunghissimo tubo con la parte terminale a
Y che pomperà i reflui depurati al largo. Il tubo sarà posato in mare da un pontile, una nave attrezzata per questo genere di operazioni, affiancata da diversi sommozzatori. Il sistema di depurazione a fanghi attivi prevede che il liquame
grezzo, dopo aver subito dei pretrattamenti, venga convogliato nel bacino di aerazione dove, mediante l’insufflazione di una quantità di aria opportunamente dosata, si favorisce la formazione di masse di microrganismi (fanghi attivi), che assorbendo le sostanze inquinanti contenute nell’acqua le eliminano poi sotto forma di composti ossidati semplici (acqua, anidride carbonica, ecc.). Successivamente i fanghi attivi vengono separati dal liquido per decantazione; mentre l’acqua depurata affluisce, i fanghi attivi decantati vengono inviati nuovamente alla vasca di aerazione in maniera che in quest’ultima la massa di fanghi biologicamente attivi (i distruttori della sostanza organica inquinante) sia sempre in eccesso rispetto al liquame (sostanza nutritiva); il processo di depurazione perciò si svolge nella cosiddetta fase autogena o auto-ossidazione che è caratterizzata dalla continua distribuzione della massa di fanghi da parte degli stessi microrganismi che la compongono. Perché il depuratore possa entrare in funzione è necessario che questo
meccanismo, lento e delicato, venga avviato, non prima però che il tubo a mare sia posato e collaudato.
L.assessore ai lavori pubblici del Comune di Scicli, Giuseppe Savarino, si dice fiducioso circa la possibilità che il Parf, la più grande opera pubblica realizzata a Scicli in epoca moderna, possa entrare in pieno esercizio entro la fine dell’autunno. Nei prossimi giorni il pontile che è già di stanza presso il Porto di Pozzallo, inizierà la posa, grazie anche a unità di sommozzatori, del tubo a mare. Si tratta di un.operazione spettacolare, che sarà compiuta in un.unica soluzione di continuità, nell.arco di ben quarantotto ore.

 

Giuseppe Savà

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