Il Maestro Franco Cilia ha donato alla città di Ragusa una delle sue più celebrate sculture in calcare duro ricavate dalle viscere della terra iblea. La scultura, intitolata “Sfinge” è stata esposta nel corso di un trentennio in musei e gallerie di prestigio fra cui il MASP di San Paulo in Brasile, la galleria Pananti di Firenze, Chambre de Commerce Italienne Parigi. Proprio in occasione dell’evento parigino Mario Luzi scrisse nel lontano 1977: “Da dove viene questo fascino misto ad inquietudine che la grande esplosione della luce, del paesaggio e dell’arte siciliana non manca mai di riversare su di noi? Io credo che nessuno meglio di Franco Cilia può darci questa risposta. Egli lo fa attraverso le immagini della sua pittura e nello stesso tempo attraverso le pietre che le montagne attorno alla sua città iblea gli fanno trovare già lavorate da qualche potenza sotterranea…. Essi manifestano la lotta spirituale affidata là dentro tra l’umano e l’inumano, tra la chiarezza e l’oscuro …”. Da par suo, Mario Luzi coglie la sintesi dell’ambivalenza della vita nelle pietre antropomorfe destate da Cilia dalla loro tellurica latenza e tornate ad essere attraversate dal soffio vitale mediante le folgorazioni cromatiche impresse dal Maestro ibleo, nel saper togliere dalla pietra il superfluo con sapienti e mirati colpi di scalpello e subbia. Il respiro misterioso che sprigiona aspetti inquietanti che sono gli stessi che spesso leggiamo nel volto di uomini adusi a non rivelarsi totalmente per antica diffidenza o per un’oscura preveggenza o per custodire verità iniziatiche. La “Sfinge” iblea, collocata nella rotatoria di Villa Pax in simbiosi con il vecchio ulivo saraceno, mirabile dimostrazione di come l’arte può diventare “arredo urbano” verrà “scoperta” nel corso di un’inaugurazione che si terrà nel corso della settimana prossima. Intanto in onore del Maestro Cilia l’Amministrazione Comunale ha deciso di promuovere un evento culturale al Castello di Donnafugata”. La mostra dell’artista ragusano, dedicata al pensiero filosofico di Carmelo Ottaviano, intitolata “Tra finito e infinito”, si terrà dal 4 agosto – 15 settembre.
RAGUSA: UN’OPERA ARTISTICA DONATA ALLA CITTA’ UNA SCULTURA DEL MAESTRO FRANCO CILIA AL CENTRO DELLA ROTATORIA DI PIAZZA VANN’ANTO’
- Luglio 20, 2007
- 11:57 am
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