“La manovra economica del governo e i risvolti per l’economia ragusana” è stato il tema della conferenza organizzata dal Coordinamento Provinciale del Partito Democratico che si è svolta questa mattina presso l’Hotel Montreal a Ragusa. All’incontro con i giornalisti, presieduto dal segretario provinciale Salvo Zago, hanno partecipato il responsabile dell’organizzazione provinciale Giovanni Lucifora, il tesoriere provinciale Vito Piruzza, il presidente dell’assemblea provinciale Nino Barrera e il deputato regionale Pippo Digiacomo. Presenti i coordinatori dei circoli di Ragusa (Peppe Calabrese), Comiso (Gigi Bellassai) e Santa Croce Camerina (Franca Iurato).
“Per oltre due anni – ha esordito Salvo Zago – Berlusconi ha detto che la crisi non c’era e che gli allarmi erano il frutto della sinistra catastrofista. E invece ci troviamo di fronte ad una manovra per certi versi simile alla Grecia, iniqua e classista, che non fa altro che aumentare il divario tra i redditi alti e quelli medio-bassi, con spostamento di ricchezza verso chi è più ricco. Una manovra – ha proseguito il segretario provinciale – che rappresenta un attacco contro il Sud, se si pensa che in due anni sono stati sottratti ben 34 miliardi di euro dei fondi FAS e che per il 50% ricadrà sugli enti locali del meridione. Gravi saranno le conseguenze per la Sicilia che perderà 500 milioni mentre 400 milioni saranno sottratti ai comuni. In questo contesto anche la provincia di Ragusa pagherà duramente i suoi effetti”.
Negli interventi successivi Vito Piruzza ha sottolineato che “il governo dopo avere usato i fondi FAS come un bancomat per risanare i bilanci degli enti locali governati dal PDL oggi usa come bancomat la scuola; secondo le stime della CGIL di Ragusa ciascun lavoratore della scuola patirà una decurtazione di reddito mensile tra i 110 e i 200 euro”. Giovanni Lucifora ha ricordato che “la manovra colpisce la provincia di Ragusa in uno dei suoi momenti più difficili” e ha portato ad esempio i 1.400 posti di lavoro che si sono persi in pochi mesi nel solo settore dell’edilizia oltre alla preoccupante diminuzione delle imprese attive in netta controtendenza con gli ultimi dati Istat. L’on. Pippo Digiacomo ha parlato di una vergogna nazionale e, riferendosi alla crisi economica della provincia di Ragusa, non ha mancato di rimarcare come “la mancata attivazione dell’aeroporto di Comiso ha fatto perdere finora almeno il 30% di incremento con il risultato di una doppia penalizzazione per il nostro territorio”.
In riferimento ai tagli agli enti locali, è stato inoltre sottolineato come i comuni saranno costretti a sopprimere servizi o aumentare le tasse locali. Il coordinatore cittadino Peppe Calabrese ha ricordato in merito come ad esempio a Ragusa città si è già registrato un incremento di ben 14 milioni di euro sulla tassazione locale.
“Noi non ci fermeremo qui – ha concluso Salvo Zago – ; approfitteremo delle feste democratiche che si svolgeranno in tutti i comuni della provincia e di altre iniziative per denunciare all’opinione pubblica le conseguenze di questa manovra e di altri drastici interventi che il governo si appresterebbe ad attuare in autunno”.
“LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO E I RISVOLTI PER L’ECONOMIA RAGUSANA” ALL’ATTENZIONE DEL PD PROVINCIALE
- Luglio 16, 2010
- 3:53 pm
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