Modica “by night”, strade deserte e locali vuoti

Modica “by nigth” offre uno spettacolo paesaggistico che poco o nulla ha da invidiare alle più grandi città d’arte. Ma se in inverno la città della contea è piena di vitalità e il “il popolo della notte” ha i suoi luoghi di ritrovo, in estate le cose cambiano e la città assume un aspetto desolato.

Dove la “movida”? Una volta era usanza dei modicani riversarsi nei luoghi di villeggiatura subito dopo la festa di San Pietro. Modica si spopolava e per i modicani le notti estive, si trascorrevano in allegria nei luoghi di ritrovo della frazione rivierasca. Da qualche anno a questa parte questa tendenza si era andata perdendo con il centro storico della città il cosiddetto “salotto buono” che pullulava di gente.

I locali commerciali e i ritrovi erano affollati di gente che si divertiva davanti ad un buon cocktail o un buon bicchiere di birra. Oggi tutto questo è andato in fumo. Marina di Modica è diventata una sorta di quartiere “dormitorio” dove manca qualsiasi attrattiva che potrebbe far rimanere sul posto i giovani che preferiscono emigrare verso altri “lidi” dove c’è un po’ di movimento e divertimento.

altÈ nel centro storico di Modica? Calma piatta. “Questo è il primo anno da quando lavoro nel settore – commenta Angelo Amore di Ciokcafè – che i tavoli dei bar e dei pub rimangono quasi sempre vuoti. Le prime avvisaglie ci sono state per il giorno di San Pietro, quando non si è lavorato come in passato. È vero che stiamo attraversando un periodo di crisi, ma è anche vero che senza una programmazione d’eventi anche da parte dell’amministrazione è difficile intrattenere la gente nei locali”.

Girando per le vie del centro storico, in effetti, si vede poca gente in giro, qualche turista armato di macchina fotografica che si gode le bellezze del barocco modicano.

alt “Noi vogliamo vivere la città –commentano un gruppo di ragazze sedute al tavolo di una rosticceria(nella foto) – ma in queste condizioni è molto difficile tirare fino a tardi. Anche i gestori dei luoghi di ritrovo sono molto penalizzati dalle nuove normative sulla somministrazione degli alcolici,perché in estate si esce dopo mezzanotte e il divieto agli alcolici inizia alle 2, un lasso di tempo molto breve che penalizza i gestori ma anche chi si vuole fare le ore piccole. Quella che stiamo vivendo –concludono –è una stagione anomala perché anche nelle zone rivierasche le cose non vanno meglio”. Il nostro giro tra i locali termina al Caffè Hemmingway e anche qui le cose non vanno meglio. “La stagione stenta a decollare – commenta Lorenzo Stracquadanio – ma è un trend generale dovuto alla crisi. La gente non vuole spendere e gli affari non sono dei migliori. Le iniziative per attirare la gente sono pochissime e tutte organizzate da privati. Da noi – conclude – inizieranno i concerti jazz che in passato hanno avuto grande successo speriamo che sia l’occasione giusta per far rivivere questo splendido angolo della città che molti ci invidiano”.

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