Dulce Pontes brilla nell’estate iblea al Castello di Donnafugata

Alcune rose tra i capelli e un abito bianco, sorride, saluta e manda un bacio al pubblico. Così Dulce Pontes entra in scena sul palco del Castello di Donnafugata (Ragusa) e inaugura la nona edizione del Festival Note di Notte.
L’artista portoghese siede al piano e la sua voce, trasformando il canto in messaggio universale, vola dritta al cuore degli spettatori che le tributano applausi su applausi durante tutto il concerto e una standing ovation dopo il bis.
Proponendo brani da tutti i suoi lavori discografici ed alcuni inediti, Dulce Pontes ripercorre i venti anni di carriera inserendo in scaletta, tra gli altri brani, le interpretazioni da brivido di “Ondeia”, “Meu amor em Aranjuez” – arrangiamento del “Concierto de Aranjuez” di Joaquín Rodrigo – e “A canção do mar”.
Dulce Pontes regala alla notte iblea l’emozione dell’incontro con un’artista di grande spessore. Straordinariamente comunicativa, dotata di un talento senza pari, di grazia e carisma che la rendono magnetica, porta in scena il suo ricco bagaglio culturale.
Con voce ora delicata, ora ipnotica, ora possente, ora carezzevole, mescola il fado ad echi africani e indiani rivelandosi fine conoscitrice delle tradizioni popolari musicali di molti paesi. Con grande mimica ed espressività, l’artista regala al pubblico anche una danza dal sapore tribale accompagnata dal tintinnio di alcuni campanelli legati alle caviglie. E la sua stella brilla nell’estate iblea.
«Come diceva Janis Joplin, ciò che cerchiamo – dice Dulce dietro le quinte, a fine concerto – in fin dei conti è solo l’amore. Ed io canto l’amore. L’amore ci regala un soffio che accende di sé ogni cosa».
Ad accompagnare Dulce Pontes sul palco Óscar Viana (oboe, corno inglese), Davide Zaccaria (violoncello), Luis Pontes (chitarra acustica), Joao Lima (chitarra portoghese), Fernando Silva (chitarra portoghese), Fred Gato (basso acustico), Joxan Giokoetxea (fisarmonica) e Joao Ferreira (percussioni).
Per il Nonsolofestival, l’artista calatina Luana Reale ha esposto le scultue ceramiche del ciclo “Armonie fluttuanti” ed alcuni monili realizzati in ceramica; la galleria Spazio Forni ha proposto un’opera di Sasha Vinci.
In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Ragusa, l’Assessore Francesco Barone ha consegnato a Dulce Pontes un riconoscimento consegnato agli ospiti illustri che giungono in città ed il libro “La città ritrovata”.
Un ringraziamento va a BMW C.a.r. Ragusa che fa viaggiare gli artisti di Note di Notte.

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